Intervista al Prof Aldo Zollo

Nel presente articolo ho voluto intervistare il Prof Aldo Zollo dell’Università di Napoli “Federico II” coautore di una recente pubblicazione scientifica circa la costituzione del sottosuolo dei Campi Flegrei nei primi km. Si tratta di un argomento molto dibattuto in ambito scientifico e di grande importanza per comprendere il fenomeno

Emergenza bradisismo, attenti agli sciacalli.

Emergenza bradisismo attenti agli sciacalli

Come spesso accade quando un evento drammatico costringe un’intera comunità ad abbandonare in maniera precauzionale e repentina le proprie abitazioni, gli sciacalli, ovvero coloro che si nutrono delle altrui sventure, sono pronti a entrare in azione. Se dopo un terremoto gli sciacalli vanno in giro per le case abbandonate per depredarle

In ricordo di Salvatore Greco la guida della Grotta della Dragonara

La recentissima scomparsa di Salvatore Greco, la guida della Grotta della Dragonara a Bacoli, segna un ulteriore vuoto nella storia culturale dei Campi Flegrei. Al pari del compianto Carlo Santillo che era la memoria storica della pseudo grotta della Sibilla sul lago d'Averno e che per oltre quarant’anni svolse la

“Cristo si è fermato a Puteoli”, ma pochi lo sanno.

Probabilmente in pochi sapranno che su Archeo, la prestigiosa rivista italiana di archeologia, nel numero di aprile attualmente in edicola compare un articolo di Anna Russolillo, Salvatore Borrelli, Franco Foresta Martin e Roberto Della Rocca dall’eloquente titolo "Cristo si è fermato a Puteoli".Nello specifico si parla della necropoli paleocristiana di

Campi Flegrei: ‘Na Puisia vivente

Campi flegrei, “campi ardenti” nel senso letterale del termine, poiché bruciano la mente dell’uomo e ogni sua immaginazione, per la quantità smisurata di bellezze diluite in ritrovamenti archeologici, paesaggi naturali e documenti storici. L’uomo non si capacita di come la natura abbia concentrato in un sol luogo tutta la sua forza, tutta

Sos natura, piste ciclabili nei Campi Flegrei, se non ora quando?|#animaefoto_GRAFIA

Se c’è una cosa che l’attuale emergenza sanitaria ci ha chiarito, qualora non ce ne fossimo già accorti, è che dobbiamo immediatamente cambiare il nostro stile di vita. Lo sviluppo sostenibile non può essere solo un modo di dire ma deve diventare una realtà a cui dobbiamo tutti adeguarci. Con solo due mesi di fermo