Il 30 ottobre del 2020 nei locali del Caffè letterario di Livorno, ‘Le Cicale operose’ di Maristella Diotaiuti e Federico Tortora, luogo di incontri artistici e letterari, avvenne una felice conversazione sul tema ‘Livorno e Napoli esoterica’. Riproduciamo per ‘Qui campi flegrei’ l’articolo intero diviso in più parti per renderne
Author: Vincenzo Crosio
La Maschera e il Volto: Pulcinella, la Campania e il mito di Horus | Prima parte
La maschera di Pulcinella, unica maschera arcaica lo ricordiamo ancora semanticamente presente nel valore ereditario dei Campani, Pulcinella ha sempre suscitato grande interesse oltre che essere la maschera carnevalesca più conosciuta al mondo per il peculiare fascino. Il suo fascino, il suo essere elemento di fascino arcaico, misterioso, è dovuto
Dall’Armistizio alle Quattro Giornate di Napoli: insurrezione e memoria storica
Il magico, il rituale e la logica combinatoria in Giovanni Battista Della Porta. VII e ultima parte
Si legga a questo proposito l’esperienza raccontata dal Della Porta sul modo di osservare le stelle in pieno giorno,a mezzogiorno, in piena luce stando in una cantina oscura e guardando da un piccolo foro. Quella che ancora oggi migliaia di spettatori possono fare guardando dal pozzo di san Patrizio. Oppure
Il magico, il rituale e la logica combinatoria in Giovanni Battista Della Porta. VI Parte
In realtà dal cannocchiale di Galileo , costruito con un oculare negativo che dà direttamente immagini orientate come gli oggetti, si potevano vedere distintamente solo immagini lineari,cioè terrestri e marine. Rivolto verso il cielo le cose si complicavano e non poco. Di qui le sollecitazioni di Keplero che con quel
“La maschera di Pulcinella. Introduzione alla memoria dell’arcaico”. Intervento del professor Vincenzo Crosio
Il prossimo 23 agosto nel Chiostro di San Domenico Maggiore, nell’ambito della manifestazione “Madonne de Rose”, con il patrocinio del Comune di Napoli, si terrà un intervento del professor Vincenzo Crosio. Di seguito l’introduzione al suo intervento. Con un saggio storico, di antropologia storica e religiosa dell'antico, “La Maschera e il Volto”,
Il magico, il rituale e la logica combinatoria in Giovanni Battista Della Porta. V Parte
Si deve a questa sua curiosità quasi infantile la prima teoria ottica moderna, come unanimemente oramai acquisito, soprattutto dopo il più che ventennale studio dedicato all’ottica e alla storia della luce da Vasco Ronchi, a cui si deve la sistemazione teorica di questo problema (Storia della visione Bologna 1959), accettata
Il magico, il rituale e la logica combinatoria in Giovanni Battista Della Porta. IV Parte
Dunque della Porta affrontò dal punto di vista complesso e naturalmente efficace ciò che poteva anche essere osservato dal punto di vista analitico, matematico e geometrico.Tutto qui. Gli esiti furono evidentemente diversi non solo per Della Porta, Galileo o Keplero, ma per l’intera scienza umana. Una biforcazione che condurrà ad
Il magico, il rituale e la logica combinatoria in Giovanni Battista Della Porta. III Parte
Non si capisce dunque come mai un autore come Della Porta sia stato molto spesso frainteso o persino deriso e solo recentemente rivalutato nell’ambito di quel che si dice,senza per questo dargli meriti che non ha, cioè nell’ambito dell’Umanesimo rinascimentale e nell’ambito dell’Umanesimo rinascimentale napoletano. Fuori da questo contesto, è in
Il magico, il rituale e la logica combinatoria in Giovanni Battista Della Porta. II Parte
Per questo motivo nel primo canto del Paradiso Dante invoca, paganamente, le Muse e l’Apollo delfico, dotato cioè di spirito divinatorio perché dovrà capire, conoscere interpretando i segni del divino, la sua ascesi dall’inferno delle bestie e dei demoni, alla visione della luce divina. In un apoteosi però di geometrie
Il magico, il rituale e la logica combinatoria in Giovanni Battista Della Porta. I Parte
Riprendiamo con questo articolo “Il magico, il rituale e la logica combinatoria in Giovanni Battista Della Porta” a trattare un argomento, il simbolismo religioso a Napoli tra sensismo e magia, che caratterizza ancora adesso, per larghi tratti, le credenze e la religione popolare dei Napoletani. Dunque il magico, il rituale e