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La Direzione Investigativa Antimafia a Casa Mehari. Lunedì convegno nazionale con il magistrato Ardituro

Lunedì 11 dicembre alle ore 18 a Casa Mehari, il convegno nazionale antiracket promosso dall’Osservatorio della Legalità di Ugo de Cesare con il magistrato Antonello Ardituro (Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo), il comandante del Nucleo investigativo carabinieri di Napoli, tenente colonnello Dario Onofrio Papasodaro e il consigliere regionale Massimiliano Manfredi. Conclude i lavori il sindaco Antonio Sabino. L’incontro è moderato da giornalista Nello Mazzone.

Dopo l’ultimo, preoccupante atto vandalico ai danni del cartello di Casa Mehari, l’Amministrazione di Quarto invita a partecipare gli studenti, le associazioni, i sindacati e gli imprenditori.

La settimana scorsa, infatti, è stato trovato manomesso e danneggiato il cartello stradale di accesso a Casa Mehari, bene confiscato al clan camorristico Polverino. La scoperta è stata fatta dai volontari che gestiscono il bene e l’episodio è stato segnalato dal Comune di Quarto alla Procura.

“Abbiamo subito segnalato questo episodio inquietante alla Procura e alle forze dell’ordine, affinché si faccia piena luce su quanto accaduto – dice il sindaco di Quarto Antonio Sabino – L’impegno anticamorra del Comune di Quarto va avanti ancora con più forza, dopo la pubblicazione di un altro bando pubblico per assegnare una nuova villa confiscata e con l’importante convegno nazionale antiracket organizzato dall’Osservatorio per la Legalità di Ugo de Cesare lunedì 11 dicembre alle 18 a Casa Mehari.

Le reazioni dopo il gesto contro Casa Mehari

Antonio Sabino, sindaco di Quarto: “Il cartello stradale di accesso a Casa Mehari, bene confiscato al clan camorristico Polverino a Quarto e assegnato dal Comune ad un gruppo di associazioni guidate dalla “Bottega dei Semplici pensieri”, è stato manomesso e danneggiato. La scoperta è stata fatta dai volontari che gestiscono il bene e l’episodio è stato segnalato dal Comune di Quarto alla Procura e alle forze dell’ordine. Un episodio inquietante sul quale abbiamo chiesto si faccia piena luce. L’impegno del Comune di Quarto contro la camorra e a favore della legalità va avanti ancora con ancora più forza. Non un passo indietro!”

Ecco le dichiarazioni di Massimiliano Manfredi dopo il gesto che ha danneggiato un’insegna di Casa Mehari: “a titolo personale e per conto di tutto il gruppo del Partito democratico in Regione Campania, esprimo ferma condanna per il gesto vile e intimidatorio perpetrato ai danni di ‘Casa Mehari’ a Quarto, il bene confiscato al clan camorristico Polverino e assegnato a un gruppo di associazioni guidate dalla ‘Bottega dei Semplici pensieri’. Ai volontari va tutta la mia solidarietà e l’invito a non fermarsi nell’impegno anticamorra. In attesa che si faccia al più presto chiarezza sull’episodio le associazioni che operano quotidianamente in questa struttura sappiano che non sono sole nella lotta alla criminalità organizzata. Il contrasto alla camorra passa attraverso azioni concrete e gesti simbolici. Per questo lunedì sarò a Quarto, per partecipare al convegno nazionale antimafia, che si terrà proprio all’interno di Villa Mehari. Sarà l’occasione per testimoniare personalmente la mia vicinanza ai volontari e a tutta la comunità, ma anche per rilanciare con la magistratura e le forze dell’ordine l’impegno corale contro questo cancro che affligge i nostri territori”.

Il Consigliere Delegato ai Beni Confiscati alla criminalità della Città Metropolitana di Napoli, Salvatore Flocco, dirama la seguente nota per la stampa: “Esprimo piena solidarietà, a nome della Città Metropolitana di Napoli, ai volontari che operano nella Casa Mehari a Quarto, il bene confiscato al clan camorristico Polverino” afferma Salvatore Flocco, consigliere metropolitano delegato ai Beni Confiscati alla criminalità, dopo la manomissione del cartello stradale che porta alla struttura. Sottrarre beni ai clan e assegnarli per iniziative sociali è un forte gesto simbolico, ma non basta. E’ importante non abbassare mai la guardia e vigilare anche successivamente, ecco perché staremo vicino alle associazioni guidate dalla Bottega dei Semplici pensieri che hanno voluto intitolare questo bene all’auto-simbolo del giornalista Giancarlo Siani”.

Don Tonino Palmese, presidente della Fondazione Pol.i.s: “Esprimiamo la nostra piena solidarietà a tutti gli operatori di Casa Mehari, al sindaco e alla giunta comunale di Quarto, per il nuovo atto intimidatorio che ha colpito tutti coloro che operano per trasformare il luogo, un tempo simbolo del sopruso camorristico, in uno spazio dedicato alla crescita della cittadinanza. La Fondazione Pol.i.s. della Regione Campania continua il suo impegno nel sostenere tutti coloro che operano sui beni confiscati alle mafie, in favore della legalità e del bene comune. Proprio con il Comune di Quarto, esempio virtuoso di gestione dei beni sottratti alle mafie, abbiamo avviato un percorso per la realizzazione su di un bene di una casa dedicata alle madri detenute con bambine e bambini da zero a sei anni”, così don Tonino Palmese, presidente della Fondazione Pol.i.s. della Regione Campania, ha commentato il danneggiamento del cartello che indica la struttura sorta su di un bene confiscato a Quarto”.

Luigi Manzoni, sindaco di Pozzuoli: “È assurdo quello che è accaduto a Quarto. É un vero e proprio attacco allo straordinario lavoro che il sindaco Antonio Sabino ha fatto e sta facendo a favore della legalità. Esprimo solidarietà a nome di tutti i Puteolani al sindaco e ai cittadini quartesi per questo vile gesto, un attacco a tutta la città”.

Post di Ottavio Lucarelli, presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania: “Il cartello stradale di accesso a Casa Mehari, bene confiscato al clan camorristico Polverino a Quarto e assegnato dal Comune ad un gruppo di associazioni e professioni tra cui l’Ordine dei giornalisti della Campania, è stato manomesso e danneggiato. La scoperta è stata fatta dai volontari che gestiscono il bene e l’episodio è stato segnalato in Procura dal Comune di Quarto. Un atto vergognoso, massima solidarietà al Comune di Quarto e ai volontari”.

Riccardo Volpe, consigliere comunale di Pozzuoli, gruppo Pozzuoli Ora!: “ignoti hanno vandalizzato la targa di “Casa Mehari”, bene confiscato a Quarto. Piena ed incondizionata solidarietà ai colleghi e amico di Quarto Mariolina, Ciro, Arturo, Luisa, che stanno facendo un lavoro eccezionale sul territorio e su quel bene. Solidarietà al sindaco Antonio Sabino, amministratore in prima linea sulla lotta alla camorra. Nessun passo indietro! Non siete soli!”

Cristina Canoro, presidente di Legambiente Città Flegrea: “Casa Mehari, precedentemente nelle grinfie del clan camorristico Polverino, è diventata un simbolo di speranza e rinascita per la comunità di Quarto, grazie al lavoro instancabile delle associazioni che ne hanno assunto la gestione. L’azione incivile che ha portato al danneggiamento del cartello stradale di accesso rappresenta un attacco non solo alla struttura stessa ma anche all’intera comunità che ha lottato per liberarsi dall’ombra della criminalità”.

Fulvio Ferrigno, Segretario Cittadino di “Uniti per Pozzuoli. “Esprimo la mia più ferma disapprovazione per il vergognoso atto di vandalismo perpetrato nei confronti del bene confiscato Casa Mehari a Quarto, gestito con dedizione dai volontari delle associazioni locali. In qualità di Segretario Cittadino di “Uniti per Pozzuoli”, desidero esprimere la nostra totale solidarietà alle associazioni coinvolte, in particolare alla Bottega dei Semplici Pensieri, che con impegno e sacrificio si dedicano al recupero e alla valorizzazione di beni confiscati alla criminalità organizzata. Casa Mehari, precedentemente nelle grinfie del clan camorristico Polverino, è diventata un simbolo di speranza e rinascita per la comunità di Quarto, grazie al lavoro instancabile delle associazioni che ne hanno assunto la gestione. L’azione incivile che ha portato al danneggiamento del cartello stradale di accesso rappresenta un attacco non solo alla struttura stessa ma anche all’intera comunità che ha lottato per liberarsi dall’ombra della criminalità. Chiediamo alle autorità competenti di fare luce su questo vile atto di vandalismo, affinché i responsabili possano essere identificati e puniti secondo la legge. Lavoriamo insieme per preservare e proteggere i risultati positivi ottenuti grazie alla collaborazione tra le istituzioni locali e le associazioni della società civile. In tempi come questi, è essenziale consolidare la coesione sociale e difendere i valori di legalità e solidarietà. Uniti per Pozzuoli continuerà a sostenere con determinazione ogni iniziativa volta a costruire un futuro migliore per la comunità flegrea”.

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Ciro Biondi
Giornalista, scrive prevalentemente di attualità, sociale, cultura, turismo e ambiente. E' responsabile dell'Ufficio Comunicazione della Caritas Diocesana di Pozzuoli. Ha collaborato con quotidiani e periodici. E’ specializzato in comunicazione sociale e istituzionale. Si è occupato di uffici stampa ed è presidente dell'associazione di promozione sociale Dialogos. Con le scuole e le associazioni promuove incontri su legalità, volontariato, solidarietà tra i popoli, dialogo tra le religioni e storia. E' laureato in Lettere con una tesi in Storia Medievale. E' docente di scuola statale secondaria di secondo grado. Ha ottenuto vari riconoscimenti per l'attività giornalistica. Per il suo impegno sociale, culturale e professionale nel 2013 il Capo dello Stato lo ha insignito dell'onorificenza di cavaliere della Repubblica.
http://www.cirobiondi.it

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