Ieri è stato svelato il programma di Procida Capitale italiana della Cultura 2022.
Alla presentazione del programma Procida 2022 nella Sala De Sanctis di Palazzo Santa Lucia di Napoli sono intervenuti: il presidente della regione Campania Vincenzo De Luca, l’assessore regionale al Turismo Felice Casucci, la direttrice generale per le Politiche sociali della Regione Campania Rosanna Romano, il sindaco di Procida Dino Ambrosino, il direttore del progetto Agostino Riitano.
Procida raccoglierà il testimone da Parma il 14 gennaio 2022 e inaugurerà il suo anno da Capitale della cultura italiana il 22 gennaio, con un mega evento che partirà da Napoli, attraverserà il golfo per giungere a Procida con performance teatrali, parate e uno spettacolo pirotecnico.
Top secret sono al momento i nomi delle personalità che saranno presenti alla inaugurazione prevista il 22 gennaio.
La conferenza stampa è stata aperta dalla Dott.ssa Rosanna Romano, direttrice generale per le Politiche sociali, le
politiche culturali, le Pari opportunità e il tempo libero con queste parole: «è stato un lungo lavoro intenso durato tutto l’anno, a cui abbiamo lavorato in tanti e in primis voglio ringraziare la cabina di regia che il presidente della Regione De Luca ha voluto costituire a supporto di Procida Capitale della cultura 2022, l’assessore Felice Casucci, il sindaco Dino Ambrosino, la storica Raffaella Salvemini, il direttore Agostino Riitano, Teresa Armato e soprattutto l’ufficio comunicazione che ci ha supportato in questi mesi, Paolo Russo e Marianna Ferri».
«Siamo orgogliosi di poter rappresentare l’Italia dei borghi e delle piccole isole, l’intero golfo di Napoli e la Campania, e lo faremo con un programma in grado di valorizzare la nostra identità e lasciare una profonda eredità culturale anche negli anni a venire», dice il sindaco di Procida, Dino Ambrosino.
D’altro canto Agostino Raitano direttore di Procida 2022 sottolinea che «Procida 2022 non sarà una Disneyland degli eventi culturali ma un importante acceleratore della crescita del territorio, in chiave sostenibile e nel pieno rispetto del suo paesaggio. Ci siamo svincolati dagli schemi tradizionali di narrazione di un progetto culturale inteso come intrattenimento, piuttosto abbiamo raccontato i processi di innovazione sociale dando centralità alla vita urbana orientata dalla cultura… Procida 2022 lascerà un’importante eredità culturale materiale e immateriale all’isola, alla Campania e al Paese».
«Con l’assegnazione del prestigioso riconoscimento è stato premiato un progetto bellissimo, un programma di sviluppo – non solo locale – a base culturale e di valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale dell’isola e della Campania, a cui Regione e Comune hanno fortemente creduto» spiega il presidente della regione Campania Vincenzo De Luca.
Procida si prepara dunque ad accogliere dal 22 gennaio 2022 oltre mezzo milione di persone che soggiorneranno anche tra Napoli, Campi Flegrei, Ischia, 100mila solo sull’isola. .
La Regione Campania ha già programmato per la realizzazione del progetto Procida 2022, lo stanziamento di 8.730.412,63 euro mentre il Ministero della Cultura ha stanziato per Procida Capitale 1.000.000 di euro
ACCENNI SUL PROGRAMMA DI PROCIDA 2022
Il programma di Procida 2022 è suddiviso in 5 sezioni declinate con cinque verbi – Procida inventa, Procida ispira, Procida include, Procida impara, Procida innova – sotto un unico tema, “La cultura non isola”, che pone l’isola come luogo di esplorazione, sperimentazione e conoscenza, modello delle culture e metafora dell’uomo contemporaneo.
Tre le categorie di progetti: Progetti Faro, volti a favorire i processi di trasformazione, rigenerazione e rivitalizzazione urbana, Progetti Ancora, volti ad approfondire le eredità culturali, con un forte impulso dalla dimensione locale e Progetti Comunità, volti a promuovere, facilitare e costruire comunità solidali, capitale sociale e beni relazionali.
Tra i 150 eventi eventi previsti c’è l’Happening Human Books con 180 cittadini di tutte le età, guidata dal regista Armando Punzo della Compagnia della Fortezza, interpretano ognuno una pagina del romanzo “L’immortale” di Jorge Luis Borges.
Occhio ai bambini con l’architettura in collaborazione con il Cultural park di Favara (Agrigento)
Occhio anche all’infanzia con “Restart from the Future” a giugno in collaborazione con il Cultural Park : i bambini diventano progettisti dell’isola con l’arrivo a Procida dei principali studi di architettura internazionale per realizzare 7 architetture sociali pensate dai bambini destinate ai bambini. Le opere saranno permanenti a Palazzo D’Avalos, palazzo che sarà oggetto di restauro con uno stanziamento di milione e mezzo di euro dalla Regione Campania. Le risorse destinate dall’ente per l’intero progetto Procida Capitale italiana della cultura 2022 sono oltre 8,7 milioni di euro. Potenziati i collegamenti via mare da Napoli, 9 i nuovi bus elettrici sull’isola per agevolare gli spostamenti. Previsti anche potenziamenti via mare e nell’ospedale.
Occhio ai giovi con le residenze d’artista (aprile settembre)
La dimensione internazionale del programma si traduce in progetti come la Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterrraneo (BJCEM – Biennale des Jeunes Créateurs de l’Europe et de la Méditerranée) con i progetti The Tending of the Otherwise che coinvolge 25 giovani artisti dell’area euromediterranea e Is.Land, programma di residenze diffuse per cinque giovani artisti internazionali (settembre).
Occhio alla musica (maggio-novembre)
Il tema dell’insularità ispira invece il progetto Echi delle distanze (maggio – settembre), che coinvolge musicisti provenienti da isole di tutto il mondo – dal Madagascar a Taiwan, da Creta a Papua Nuova Guinea- stimolati dall’incontro con un’altra comunità isolana, quella di Procida. Con Amìh (ottobre e novembre), 15 musicisti provenienti da diversi Paesi del mondo si riuniscono a Procida per sviluppare un linguaggio comune attraverso la musica, dando vita a uno spettacolo musicale per orchestra e teatro ispirato all’isola e ai suoi silenzi, da portare in tournée nelle più importanti città italiane.
Con Accogliere ad Arte (novembre 2021-marzo 2022) gli operatori del turismo partecipano a un percorso di incontri formativi e riscoperta del proprio patrimonio culturale; con Nutrice (marzo-ottobre) gli isolani accompagnano i “cittadini temporanei” in percorsi alla ricerca di un’esperienza “intima” del processo alimentare, restituendo una rinnovata coscienza dei sapori e della relazione tra uomo e ambiente.
Occhio alle grandi mostre
Da giugno a settembre la mostra “I Greci prima dei Greci” in collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale di Napoli condivisa con il Parco Archeologico dei Campi Flegrei e il Museo Civico di Procida, racconta – attraverso un percorso diffuso tra i tre siti – il ruolo centrale della cultura ellenica nello sviluppo socio-economico e culturale della Campania e dell’intero Meridione.
Palazzo d’Avalos, sarà il luogo che ospiterà da maggio a dicembre la mostra di arte contemporanea SprigionARTI con opere site-specific di Jan Fabre, Andrea Anastasio, Francesco Arena, Foma Fantasma con la curatela di Vincenzo De Bellis e Agostino Riitano.
Occhio alla fotografia
La fotografia è protagonista del progetto Abitare metafisico (ottobre-dicembre) di Mimmo Jodice, uno dei più grandi fotografi della contemporaneità, le cui opere – in un percorso diffuso tra le architetture dell’isola – raccontano l’identità di Procida, indagata dal maestro in uno straordinario percorso pluriennale.
Un altro grande interprete della fotografia contemporanea, Antonio Biasiucci, dà vita alla mostra Una Sola Moltitudine (giugno-settembre), che racconta la condizione di vita dei detenuti dell’ex carcere di Palazzo d’Avalos attraverso suppellettili e indumenti abbandonati.
Tutti gli eventi sono plastic-free e il tema del riutilizzo è il filo che ispira molti progetti, a partire da aprile con I misteri del Venerdì Santo dove si prevedono laboratori artigianali e workshop per favorire il riuso, il riciclo e il recupero dei materiali nell’allestimento dei celebri carri allegorici che caratterizzano la storica processione pre-pasquale, tra i riti identitari più sentiti sull’isola. Un messaggio forte è anche quello de La flotta di carta (aprile): migliaia di barche di carta, origami realizzati dagli studenti procidani e flegrei, attraverseranno il golfo di Napoli per sensibilizzare al rispetto dell’ambiente. A guidarla, l’artista tedesco Frank Bölter, che navigherà su una barca di carta lunga trenta piedi.