Tu sei qui
Home > Campi Flegrei > Archeocamp 2018

Archeocamp 2018

Ieri  la giornata conclusiva della seconda rassegna  “ARCHEOCAMP”, una settimana dedicata all’archeologia subacquea, durante la quale si sono svolte diverse attività ed incontri sul tema.

A Palazzo MIgliaresi, al Rione Terra di Pozzuoli,  si è tenuta la “Tavola Rotonda” sul tema Il Parco Archeologico Sommerso di Baia come driver per lo sviluppo territoriale. Il turismo archeologico subacqueo prospettive di sviluppo.

Per le istituzioni erano presenti la dott.ssa MariaTeresa Moccia di Fraia, assessore al cultura del Comune di Pozzuoli (in sostituzione del Sindaco impegnato in altro luogo), il Sindaco di Monte di Procida, dott. Pugliesi e il commissario Prefettizio di bacoli  Dott. Francesco Tarricone e il Direttore del Parco Archeologico dei Campi Flegrei Dott. Paolo Giulierini. Interessante intervento del dott. Giulierini sulle prospettive del Parco, che già aveva anticipato durante la presentazione di Zeus in Trono al Museo Archeologico dei Campi Flegrei.

Una tavola rotonda aperta al pubblico, luogo di dialogo tra Istituzioni, Università ed imprenditori.

Interessanti spunti soprattutto per le novità tecnologiche che a breve saranno messe a disposizione dei visitatori dell’AMP.

Il progetto progetto “iMARECULTURE“, un tablet sottomarino con il quale è possibile vedere una mappa del luogo che in qui si trova il subacqueo, sia in immersione che in snorkeling, fornito di un software di realtà aumentata con la ricostruzione delle parti che oggi non esistono più.

Anche interessante l’uso di lettori mp3 subacquei come audioguide per la visita e per chi non vuole immergersi ma vuole comunque conoscere le bellezze sottomarine del luogo, visori di realtà virtuale permettono un viaggio nelle strade dell’antica Baia.

Tutti gli interventi sono stati di grande interesse. Viene fuori un quadro interessante che mira a proporre interessanti spunti per la promozione del nostro patrimonio storico. archeologico e naturalistico.

La dott.ssa di Fraia, dopo aver ascoltato attentamente tutti gli interventi, si è complimentata con i relatori dichiarando che alcune attività proposte possono essere di suggerimento ad applicazioni durante il suo mandato.

Pochi interventi critici su quello che non c’è, che non è stato realizzato, ma interventi propositivi, Bene!

Al termine Enzo Maione, socio fondatore e responsabile marketing del Centro Sub Campi Flegrei, dopo aver preso la parola per ringraziare tutti quelli che hanno collaborato alla riuscita della manifestazione ha consegnato il secondo Premio “Ulisse di Baia” al Prof Roberto Petriaggi per l’importante contributo fornito alla conservazione e restauro dei beni sommersi  Infatti il professore nel 1997 ha fondato il Nucleo per gli Interventi di Archeologia Subacquea (NIAS) dell’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro (ISCR, già ICR), che ha diretto fino al termine della carriera nel Ministero.

Vi offriamo una breve biografia del Prof. Petriaggi.

Roberto Petriaggi è archeologo e subacqueo italiano. Ha lavorato presso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali svolgendo attività di tutela archeologica presso varie Soprintendenze italiane, presso il Servizio Tecnico per l’Archeologia Subacquea (STAS), è stato direttore del Museo delle Navi Romane di Fiumicino e ha diretto ricerche e campagne di archeologia subacquea in Italia e all’estero.

Nel 1997 ha fondato il Nucleo per gli Interventi di Archeologia Subacquea (NIAS) dell’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro (ISCR, già ICR), che ha diretto fino al termine della carriera nel Ministero. 

Dal 2001 al 2010 è stato ideatore e direttore del Progetto Restaurare Sott’acqua per interventi di restauro in situ in varie località italiane e, principalmente, presso il Parco Archeologico Sommerso di Baia..

Attualmente collabora con la Missione in Libia dell’Università di Roma Tre ed è anche consulente dell’ISCR per il Progetto Restaurare Sott’acqua e dell’Università della Calabria per il Progetto COMAS – Planned COnservation, “in situ”, of underwater archaeological artefacts.

 

 

Avatar photo
Anna Abbate
Archeologa, consulente informatica e web design freelance. Nata a Napoli, si occupa dal 1971 di Information Tecnology dopo essersi formata alla IBM come Analista Programmatore. Dopo una vita vissuta nel futuro ha conseguito la Laurea Magistrale in Archeologia presso l’Università degli Studi “Suor Orsola Benincasa”. Divide il suo tempo tra la passione per l’informatica e la ricerca storica. Con alcuni amici archeologi ed antropologi ha fondato nel 2011 il “Gruppo Archeologico Kyme”, associazione di promozione sociale, della quale attualmente è presidente, organizzando giornate di valorizzazione e promozione del patrimonio storico-archeologico e delle tradizioni dedicate soprattutto alle scuole. Si occupa, in particolare di Napoli e del territorio flegreo. Ha pubblicato i libri "Da Apicio... a Scapece (Valtrend Editore, 2017), "Biancomangiare... il Medioevo in tavola" (Valtrend Editore, 2018).

Articoli Simili

Lascia un commento

Top Menu
Translate »
error: Il contenuto del sito è protetto
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: