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A scuola sicuri e sostenibili. I. C. 4° Pergolesi di Pozzuoli, plesso V. Emanuele.

Il circolo Legambiente Città Flegrea di Pozzuoli e il Consiglio di Federfarma Napoli hanno coinvolto l’I. C. 4° Pergolesi di Pozzuoli, plesso V. Emanuele di Pozzuoli nel mese di novembre 2020 in un progetto in DAD di informazione e sensibilizzazione sulle problematiche di impatto ambientale e al corretto smaltimento delle mascherine durante l’emergenza Coronavirus.

La Dirigente scolastica, Francesca Coletta, ha accolto con entusiasmo tale iniziativa, affidando alla referente scolastica sul tema ambientale, Filomena Nasti, insegnante delle due classi quarte il compito di avviare gli incontri  su piattaforma digitale.

Lo scopo è stato quello di  sensibilizzare gli studenti sul tema della salute e virus Covid-19, della salvaguardia ambientale e sulla corretta gestione dei rifiuti.

Il progetto è partito con le classi IV^ dell’istituto nel novembre 2020.

Durante gli incontri si è parlato della pandemia dando informazioni sull’importanza dell’ utilizzo dei dispositivi di sicurezza e sul loro corretto smaltimento.

Si è parlato di ambiente e di come i cambiamenti climatici e la perdita della biodiversità possano essere connessi all’insorgere di epidemie.

I ragazzi sono stati molto partecipativi ed hanno accolto con interesse l’iniziativa ponendo molte domande agli esperti.

Portamascherine realizzato dagli alunni.
Chiedo al dott. Marco Morrone, farmacista, che ha seguito il progetto: come nasce questa iniziativa?

A settembre scorso il Consiglio di Federfarma Napoli, di cui faccio parte, deliberava un accordo con Legambiente volto a sensibilizzare i bambini delle scuole elementari alle problematiche di impatto ambientale e al corretto smaltimento delle mascherine.

In seguito alla risalita dei contagi, alla chiusura delle scuole in Campania e all’inizio di un nuovo percorso di didattica a distanza, alcuni farmacisti napoletani, tra cui me, hanno deciso di prendere parte ad appuntamenti settimanali in video conferenza con i bambini.

L’idea iniziale di educazione sanitaria e ambientale che animava il progetto Federfarma Napoli – Legambiente si è così arricchita di contenuti e di risvolti per me imprevisti. Mi sono ritrovato in un’aula, seppure “virtuale”, con la Maestra che, dopo avermi presentato…pronti via: bambini avete qualcosa da chiedere al Dottore Farmacista?

Un’onda fatta di domande, preoccupazioni, dubbi, ma, soprattutto, l’emozione di avere la possibilità, da papà di una bimba loro coetanea e da farmacista, di indicare il corretto significato di parole come virus, Covid, pandemia ecc., di poter fare un po’ di chiarezza, in molti casi di tranquillizzare.

Acquisire in quell’istante la consapevolezza dell’importanza fondamentale dell’Istituzione scolastica, ma anche di associazioni come Legambiente, consentitemi anche di noi farmacisti, in un percorso di didattica in un periodo così difficile per i bambini.

L’essere ricambiato con un “ma poi, Marco, ci vediamo anche nella vita reale?”

L’emozione di una promessa fatta, l’augurio di poterla mantenere molto presto.

Milena Nasti è l’insegnante dell’I. C. 4° Pergolesi di Pozzuoli, che ha seguito con legambiente e il dott. Morrone il progetto “A scuola sicuri e sostenibili”.

Allora, dott.ssa Nasti, oltre al programma scolastico in DAD anche questo progetto. Come hanno risposto gli alunni?

E’ stata una bella  opportunità per l’Istituto che da sempre aderisce alle iniziative di Legambiente e pone incessantemente un occhio attento su tutto quello che riguarda la tutela ambientale.

Vivere questa pandemia e avere l’opportunità di parlarne a scuola con un esperto ha rappresentato per gli alunni un utile  momento  per aiutare a comprendere   come comportarsi  in questa fase storica  e nel contempo far venire fuori quelle naturali  curiosità e paure. 

Innumerevoli  quindi sono state le domande poste  al dottor Marco Morrone di Federfarma sul Covid-19: ad esempio quando ci sarà il vaccino?

Questo è un virus che già esisteva?  Mio padre mette la mascherina anche quando siamo soli io e lui in macchina, è necessario?

Dopodichè si è passati a riflettere con l’educatrice Alessandra Fragale  di Legambiente sui cambiamenti climatici a cui stiamo assistendo e come tutti già sappiamo l’inquinamento causato dall’uomo sta facendo  grossi danni per l’ambiente.

La pandemia da Covid-19 è legata infatti alla distruzione degli ecosistemi e all’inquinamento nelle sue varie forme. Le mascherine, oggi necessarie per tutelarsi dal rischio Covid, sono un rifiuto non riciclabile perciò vanno nell’indifferenziato! 

Attraverso dei quiz proposti dall’educatrice gli alunni sono stati stimolati a riconoscere i vari tipi di rifiuti e saper in quale contenitore differenziarli.

Al termine dei due incontri gli alunni hanno realizzato un porta mascherine con materiale di riciclo, infatti è fondamentale, nella società odierna, il principio che oggi i rifiuti sono una risorsa e vanno riutilizzati.

I bambini di oggi sono la società del domani ed è pertanto bene che inizino ad essere da subito consapevoli delle problematiche ambientali per meglio gestire il loro futuro.  

Allora l’ultima parola alla dott.ssa Alessandra Fragale, educatrice ambiente e vicepresidente di Legambiente città flagrea.

Dott. Fragale, lei è abituata a portare i giovani nella natura per immergerli in esperienze di conservazione, biodiversità e fruizione cosa mi dice di questa esperienza in dad?

Sono molto felice di aver avuto l’opportunità di partecipare a tale progetto considerata l’entusiasta partecipazione di tutti, nonostante gli incontri si siano tenuti in DAD.

Certamente ci sono state alcune problematiche legate alla connessione non sempre ottimale, ma si è riusciti comunque a far rete e portare avanti gli incontri.

Da anni il nostro obiettivo come Legambiente è diffondere l’educazione ambientale e l’educazione alla sostenibilità soprattutto nelle scuole per sensibilizzare i ragazzi sulle difficili tematiche moderne e sulle sfide che il nostro pianeta deve affrontare nel prossimo futuro a causa dell’irresponsabilità dell’essere umano.

Vista l’età dei partecipanti, nel primo incontro, si è partiti innanzitutto dalle numerose domande poste dai bambini per impostare il discorso sulla Pandemia di Covid- 19 e sul corretto uso e smaltimento dei dispositivi di sicurezza.

Abbiamo utilizzato un approccio ludico attraverso la somministrazione di quiz e giochi visivi sulla raccolta differenziata e sulle differenze esistenti su come veniva fatta la spesa dai nostri nonni e come invece viene fatta oggi da tutti con l’uso eccessivo di buste e imballaggi di plastica che vanno ad incrementare notevolmente la quantità di rifiuti, oppure soffermandoci sull’acquisto di beni di consumo di massa a scapito dei prodotti biologici e locali a kilometro zero approfondendo anche la tematica del consumo responsabile delle risorse.

Sono fermamente convinta che il progetto, in linea con il famoso motto “Pensa globalmente, agisci localmente”, abbia offerto ai bambini, cosi come anche indirettamente ai loro genitori un importante spunto di riflessione riguardante la situazione che stiamo vivendo oggi e le future conseguenze nel perpetuare un comportamento disinteressato circa la raccolta differenziata, la perdita della biodiversità e l’inquinamento in generale.

Grazie!!!!!

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Anna Abbate
Archeologa, consulente informatica e web design freelance. Nata a Napoli, si occupa dal 1971 di Information Tecnology dopo essersi formata alla IBM come Analista Programmatore. Dopo una vita vissuta nel futuro ha conseguito la Laurea Magistrale in Archeologia presso l’Università degli Studi “Suor Orsola Benincasa”. Divide il suo tempo tra la passione per l’informatica e la ricerca storica. Con alcuni amici archeologi ed antropologi ha fondato nel 2011 il “Gruppo Archeologico Kyme”, associazione di promozione sociale, della quale attualmente è presidente, organizzando giornate di valorizzazione e promozione del patrimonio storico-archeologico e delle tradizioni dedicate soprattutto alle scuole. Si occupa, in particolare di Napoli e del territorio flegreo. Ha pubblicato i libri "Da Apicio... a Scapece (Valtrend Editore, 2017), "Biancomangiare... il Medioevo in tavola" (Valtrend Editore, 2018).

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