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I Campi Flegrei raccontano il tempo: il nuovo programma dell’Accademia tra storia, parole e memoria

Un viaggio tra antiche rovine, archivi nascosti e lingue perdute. Un percorso di conoscenza che attraversa secoli di storia e cultura, restituendo voce ai luoghi e alle persone che hanno animato il territorio flegreo.

È questo lo spirito con cui l’Accademia dei Campi Flegrei inaugura il nuovo anno accademico 2025-2026 con il programma “Incontri in Accademia: Luoghi, documenti e parole nelle trasformazioni del tempo”: un ciclo di appuntamenti dedicato all’approfondimento e al confronto tra studiosi, ricercatori e appassionati, nel cuore di uno dei territori più affascinanti e stratificati del Mediterraneo.

Al centro dell’iniziativa, la valorizzazione delle fonti documentarie, monumentali, letterarie e linguistiche in una prospettiva fortemente multidisciplinare, capace di intrecciare archeologia, filologia, storia dell’arte e tradizione orale. Un percorso pensato per riscoprire il patrimonio culturale dei Campi Flegrei, ma anche per riflettere sulle trasformazioni del tempo e sull’eredità viva del passato.

Il ciclo si apre il 18 ottobre con una visita guidata nel suggestivo Parco Archeologico delle Terme di Baia, a cura di Biagio Sol dell’Associazione Ulixes.it, che racconterà la storia poco nota dei “Monaci guerrieri a Baia”.

Segue, l’8 novembre, l’intervento del professor Giuseppe Camodeca dell’Università “L’Orientale” di Napoli su “Puteoli tardo-romana”, un affondo sul declino e le metamorfosi della città in epoca tardoantica.

Il 20 dicembre, sarà invece la volta di Fabio Cutolo, direttore dell’Archivio Storico Diocesano di Pozzuoli, che accompagnerà il pubblico ne “La ricerca storica attraverso le fonti archivistiche”.

Il 2026 si apre con un appuntamento di rilievo: il 31 gennaio, il professor Umberto Roberto (Università Federico II) rifletterà sul rapporto tra l’imperatore Domiziano e i Campi Flegrei.

Il 20 febbraio, Gea Palumbo, presidente dell’Accademia, esplorerà le connessioni tra medicina antica e teoria del colore in un incontro dal titolo “Il Giallo Flegreo tra teoria degli umori e teoria dei colori”, occasione in cui sarà anche presentato il bando del Secondo Festival del Giallo Flegreo.

A seguire, il 14 marzo, la responsabile della Biblioteca Diocesana di Pozzuoli Maria Lenci illustrerà la storia e le ricchezze della Biblioteca diocesana di Pozzuoli, mentre il 18 aprile il professor Giovanni Abete (Università Federico II) offrirà un contributo originale su “I dittonghi del puteolano e il patrimonio linguistico flegreo”, un tema che unisce linguistica e identità territoriale.

Il programma si conclude con due appuntamenti di particolare rilievo:
il 20 maggio, il professor Giovanni Brizzi (Università di Bologna) proporrà una riflessione trasversale su “Scrittori gialli tra mondo antico e moderno”, mentre il 6 giugno il professor Gianfranco Piemontese ricostruirà la figura del pittore settecentesco Giacinto Diano, noto come il Puteolano, e il suo ruolo nelle varie province del Regno di Napoli.

Tutti gli incontri a partire dal secondo si terranno alle ore 11:00 presso la sede dell’Accademia dei Campi Flegrei, in Via Campi Flegrei 12, Pozzuoli (NA).

Il programma è frutto della sinergia tra le fondatrici dell’Accademia, Gea Palumbo e Anna Russolillo, con il supporto di diversi soci dell’Accademia tra cui don Roberto della Rocca, Sonia Gervasio e Maria Teresa Moccia di Fraia.

Un lavoro corale che conferma l’impegno dell’Accademia nella promozione e diffusione della conoscenza storica dei Campi Flegrei, con l’obiettivo di costruire ponti tra ricerca accademica e I cittadini flegrei.

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Anna Abbate
Archeologa, consulente informatica e web design freelance. Nata a Napoli, si occupa dal 1971 di Information Tecnology dopo essersi formata alla IBM come Analista Programmatore. Dopo una vita vissuta nel futuro ha conseguito la Laurea Magistrale in Archeologia presso l’Università degli Studi “Suor Orsola Benincasa”. Divide il suo tempo tra la passione per l’informatica e la ricerca storica. Con alcuni amici archeologi ed antropologi ha fondato nel 2011 il “Gruppo Archeologico Kyme”, associazione di promozione sociale, della quale attualmente è presidente, organizzando giornate di valorizzazione e promozione del patrimonio storico-archeologico e delle tradizioni dedicate soprattutto alle scuole. Si occupa, in particolare di Napoli e del territorio flegreo. Ha pubblicato i libri "Da Apicio... a Scapece (Valtrend Editore, 2017), "Biancomangiare... il Medioevo in tavola" (Valtrend Editore, 2018).

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