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Lezione di lingua Napoletana: Parte 2°

Nella prima parte dell’ articolo, abbiamo appurato i rudimenti base della lingua Napoletana, ora andiamo a scoprire come scrivere correttamente un verbo, tra i più comuni nel linguaggio quotidiano.

Nella lingua Napoletana si usa spesso il verbo avere: Io ho, tu hai. Esempio: Io ho fatto tardi, tu hai fatto tardi. Come già abbiamo accennato nel precedente articolo, per tradurre correttamente in Napoletano, dobbiamo immaginare la frase in Italiano corretto e tradurla fedelmente rispettando la grammatica Napoletana; quindi riferito agli esempi di cui sopra: I’ aggio fatto tarde, tu hê fatto tarde. Come possiamo notare, nella seconda persona, c’ è l’ accento circonflesso sulla e, proprio perché questo, come già detto, riduce le lettere in un solo termine. L’ H è dunque necessaria, poiché stiamo traducendo il verbo dall’ Italiano, che esige dunque la lettera H: hai fatto tardi. Allo stesso modo: Hai detto una cosa sbagliata: Hê itto ‘na cosa sbagliata.

Frasi comuni e come scriverle

Il grande Eduardo De Filippo, sul finire della commedia: Napoli Milionaria, recita una frase che entrerà di diritto nel linguaggio comune:

Come si scrive in Napoletano? Come ho già riferito diverse volte, immaginiamo prima la frase in Italiano corretto: Ha da passare la nottata.

Quindi la traduzione in Napoletano sarà: Ha da passà ‘a nuttata.

M par o pesc pigliat ca’ bott

Letteralmente la frase si ispira a un metodo in uso tra alcuni pescatori di lanciare dei petardi in mare per fare salire a galla i pesci. Nell’ uso Napoletano, questa frase vorrebbe significare: sei un tonto, uno stupido. Ma come si scrive in Napoletano corretto?

Me pare ‘o pesce pigliato câ botta.

Ecco che compare di nuovo l’ accento circonflesso, qui si potrebbe anche scrivere: c’ ‘a botta, ossia la traduzione di: con la botta, o con il petardo, ma per accorciare le parole, ho preferito usare l’accento circonflesso.

Pronomi

Il pronome personale più adoperato in maniera scorretta è: Io.

In Napoletano ci sono vari modi in cui si può scriverlo: Io, I’, Je.

Je, in realtà si adoperava in passato, non che sia un errore usarlo ancora oggi, ma diciamo che sarebbe più consono sostituirlo con: Io o I’.

Tu, resta uguale, mentre lui e lei, diventa: Isso, Essa.

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Ivan Tudisco
Ivan Tudisco è nato a Napoli nel 1980 dove attualmente vive. Nel 2007 ha esordito con una raccolta di poesie edita da una casa editrice Siciliana, seguiranno altre due raccolte, di cui l’ultima pubblicata nel 2021 con una editrice Romana: Rosabianca edizioni. Nel 2020 ha esordito con il suo primo romanzo: Gente di Pianura, in ebook. Una serie di racconti di genere vario, sono stati pubblicati su varie antologie nazionali tra il 2019 e il 2021, e una raccolta di favole, ha visto la sua pubblicazione nel 2021, ed è tuttora disponibile sul sito della casa editrice Ivvi. In Giugno 2022, sarà pubblicato un nuovo romanzo, con l’editrice Montag, collabora con QuiCampiFlegrei dal 2020. Tutti i libri di Ivan Tudisco sono disponibili nelle librerie online, quali: Mondadori storie, La Feltrinelli, Libro Co.

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