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VITE SEGRETE: IL PORTO NASCOSTO.

María Oruña apre il sipario sul nuovo genere di romanzo nero targato spagnolo.

La perdita precoce dell’innocenza, ferisce più di qualsiasi arma, può incidere a tal punto da trasformare le vittime in carnefici. È qui che nasce l’idea di rifugiarsi in un puerto escondido, un luogo dove si deposita l’anima, lasciando che il tempo cicatrizzi quell’antica ferita.

Si crea così un limbo, simile a una striscia di terra, dove risiede la colpa, un sentimento oscuro e tenace, così forte da limitare i principi che regolano l’estetica morale. Le forze del male deflorano l’emisfero deputato al controllo delle azioni criminose, sostituendo i buoni sentimenti con una falsa copia, dove ruotano valori e gesta che inducono l’individuo al peccato più atroce: la superbia.

La storia di Jana e Clara ripercorre a ritroso le disastrose conseguenze della guerra civile spagnola, periodo in cui le due sorelle vedranno l’inizio della distruzione della propria famiglia, con la morte della mamma e di uno dei fratelli minori.

La fame, la sete di vendetta, la rivalsa sociale, l’ingenuo desiderio di trovare un amore, legherà le giovani a una doppia catena, i cui anelli saldano un patto di sangue indissolubile.

Il destino le vedrà complici e vittime di un disegno criminale che mette le radici in un passato remoto, quando la candida veste di bambine è cancellata in un solo colpo.

La vendetta è una seduzione emotiva, e come tale richiede tempo e perseveranza, così un giorno qualsiasi si risveglia appiccando il fuoco a quella scintilla che attendeva di essere accesa.

Tutto ha inizio quando il cadavere mummificato di un neonato, nasce a seguito di un abbattimento di una parete in uno scantinato di una villa, il cui proprietario un giovane inglese, tale Oliver Gordon ha acquistato.

A guidare le indagini sarà Valentina Redondo, la creatura di carta nata dalla sapiente penna di María Oruña, maniaca dell’ordine, una persona solitaria, caparbia, poco incline alle smancerie. La logica con la quale pianifica le indagini la condurrà alla soluzione di questo enigma, seguendo il fetore di altri due cadaveri.

L’oceano, le coste cantabriche, le leggende, il culto dei miti sono gli elementi che animano la narrazione, dettagli che si mescolano con dettagli precisi e accurate informazioni scientifiche e storiche.

Il porto segreto è un romanzo nero che eccelle per vari aspetti, in particolar modo nella tensione crescente che accompagna l’autore in un viaggio nell’universo buio in cui galleggiano le menti distorte degli psicopatici.

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Paola Iannelli
Docente di lingua e letteratura spagnola, ha iniziato a scrivere articoli in ambito accademico, ha svolto una tesi di dottorato sul noir partenopeo post moderno presso l’Università di Salamanca. Nel 2020 pubblica il suo primo noir con il titolo Il paradiso non ha un angolo retto con la casa editrice indipendente napoletana Homo Scrivens. Partecipa a vari blog letterari e scrive per un celebre sito dedito alla letteratura Thrillernord. Nel 2021 pubblica il sequel Amarga, che si candida come giallo finalista al concorso letterario Garfagnana in Giallo Barga noir. Nel 2023 riesce a vincere nel medesimo festival il premio per il racconto Al di là del giardino, nel contest Racconti all'ultimo minuto. Nel 2024 entra a far parte dell'Ordine dei giornalisti campani. Attualmente pubblica per Mursia Editore collana Giungla Gialla, ha pubblicato un noir Uno sguardo innocente, finalista al Garfagnina in Giallo sezione Giallo classico. Partecipa attivamente in convegni internazionali dedicati alla letteratura di genere, in particolare con Tenerife noir, noto festival che si tiene ogni anno nella capitale canaria.
http://www.paolaiannelli.it

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