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Il fenomeno Blackwater: la saga lanciata da Neri Pozza collana Beat

La saga Blackwater uscì nel 1983, scritta da Michael McDowell, confermando il successo del genere gothic-horror. A decenni di distanza Neri Pozza, collana Beat, ripropone l’avvincente storia delle famiglie Caskey, Sapp e Welles, ogni volume presenta una copertina ricoperta da un cartonato metallico, ognuna con una sfumatura diversa dall’argento al bronzeo. Sono volumi da collezione e come tali rappresentano, anche dal punto di vista estetico, un raro esempio in cui la letteratura di genere si mescola con la visione fantastica della realtà.

La protagonista assoluta di questa saga è Elinor Dammert, che sin dalle prime battute, cela dietro una personalità forte e combattiva, un mistero che prende corpo solo in alcuni frammenti del racconto.

Il primo volume s’intitola La Piena, una città situata in Alabama, chiamata Perdido (il nome è indicativo), è travolta da un’inondazione così aggressiva e violenta da spazzare via ogni cosa, tranne lei l’austera Elinor. La giovane donna è tratta in salvo a quattro giorni dell’alluvione, come per incanto incolume e priva di segni di sofferenza.

La sua capacità persuasiva domina la scena iniziale, riducendo i dubbi in spasmi, celando segreti oscuri, come la sua capacità di riemergere dalle acque fetide dell’incrocio tra i due fiumi che circondano la città di Perdido.

Elinor è pura metamorfosi, sceglie di restare accanto all’uomo che le offre asilo, e divorerà tutto ciò che incontra, le anime e i cuori di molte persone, compresa l’estrema fiducia di alcuni di loro.

Le donne sono al centro della dinamica delle azioni, persino le bambine ricoprono un ruolo incisivo, colorando l’intera cromia del colorato panorama al femminile che popola Perdido.

In questa saga gli eventi si susseguono scorrendo il ritmo dei due fiumi, accogliendo l’imprevisto sorgere di una pioggia, o la mano invadente del vento, scuotendo le radici della terra che ricopre la superficie di quell’angolo di mondo.

Strane visioni, nuotate all’alba, incontri misteriosi, quadri familiari apparentemente normali, sono lo scenario in cui le tre famiglie vivranno gli anni dopo la famosa piena. Una visionaria scenografia sostiene la messa in scena di questa singolare trama, che vede la luce in altri cinque volumi pronti a sconvolgere la mente dei suoi futuri lettori.

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Paola Iannelli
Docente di lingua e letteratura spagnola, ha iniziato a scrivere articoli in ambito accademico, ha svolto una tesi di dottorato sul noir partenopeo post moderno presso l’Università di Salamanca. Nel 2020 pubblica il suo primo noir con il titolo Il paradiso non ha un angolo retto con la casa editrice indipendente napoletana Homo Scrivens. Partecipa a vari blog letterari e scrive per un celebre sito dedito alla letteratura Thrillernord. Nel 2021 pubblica il sequel Amarga, che si candida come giallo finalista al concorso letterario Garfagnana in Giallo Barga noir. Nel 2023 riesce a vincere nel medesimo festival il premio per il racconto Al di là del giardino, nel contest Racconti all'ultimo minuto. Nel 2024 entra a far parte dell'Ordine dei giornalisti campani. Attualmente pubblica per Mursia Editore collana Giungla Gialla, ha pubblicato un noir Uno sguardo innocente, finalista al Garfagnina in Giallo sezione Giallo classico. Partecipa attivamente in convegni internazionali dedicati alla letteratura di genere, in particolare con Tenerife noir, noto festival che si tiene ogni anno nella capitale canaria.
http://www.paolaiannelli.it

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