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La graffiante impresa del Leone di Belo Horizonte

Ogni eroe vive la sua avventura nella consapevolezza delle proprie potenzialità, certo non tutti immaginano che la forza delle gesta e delle parole cambino il corso degli eventi. In fondo che cosa può mai essere il rapporto con un oggetto sferico, dove un equilibrio precario sfida le leggi della gravità per mettere a segno i punti di un gioco: il calcio. Nell’eterogenea selva dello sportivo mondo legato a questo gioco di squadra la mia città, Napoli, ha da sempre destinato le migliori energie, ergendo nei decenni filoni di pensiero e di incontrastata diffusione mediatica, che regge le fila di quel fascinoso, quanto intricato universo nato intorno al calcio.

La biografia di Luiz Vinicio, curata da un ardente scrittore: Paquito Catanzaro, o come ama definirsi il ragazzo col taccuino, coglie l’animo dello straordinario calciatore, dell’atleta puro, che dominò la scena nella disciplina nota come lo sport degli sport. Le vicende personali sono sapientemente mescolate con quelle legate all’attività professionale, in cui emergere un profilo decisamente picaresco.

L’atmosfera, i colori, i sapori che attraversano gli anni gloriosi che Vinicio ha dedicato al calcio, dipingono una scena d’altri tempi, dove la nobiltà d’animo e il profondo rispetto per tutti gli addetti ai lavori, spicca con sensibile realtà e ne consolida lo spirito con il quale animava le sfide in campo.

Le pause che Luiz concede al suo intervistatore, segnano il confine tra i ricordi e la vena di malinconia, che inesorabile intercorre tra una narrazione e l’altra, parafrasando il prima e il dopo. Vinicio divide la sua vita tra il Brasile e la vecchia Europa, collezionando successi e glorie, senza mai dimenticare le proprie origini, a cui resta legatissimo. Napoli rappresenta una seconda madre, un’adozione positiva che culminerà negli anni d’oro della carriera.

Lo stile semplice e ben articolato conducono per mano il lettore seguendo i tasselli della memoria, che il calciatore assembla con sincera generosità, spolverando immagini e episodi, ricostruendo a ritroso il suo passato. Luiz non dimentica nulla e segue il flusso senza pause, concedendo all’attento ascoltatore i dati per il racconto.

Il ruggito del Leone fa da sfondo a questa epica impresa, dove l’istinto del fuoriclasse unito a un sano talento, hanno seguito il richiamo della Sirena Parthenope, che silente lo accolto tra le sue braccia, inseguendolo ad ogni cambio, senza perderlo di vista, restituendo l’amore ricevuto con il calore che solo Lei sa dare.

La scheda sul sito dell’editore Homo Scrivens

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Paola Iannelli
Docente di lingua e letteratura spagnola, ha iniziato a scrivere articoli in ambito accademico, ha svolto una tesi di dottorato sul noir partenopeo post moderno presso l’Università di Salamanca. Nel 2020 pubblica il suo primo noir con il titolo Il paradiso non ha un angolo retto con la casa editrice indipendente napoletana Homo Scrivens. Partecipa a vari blog letterari e scrive per un celebre sito dedito alla letteratura Thrillernord. Nel 2021 pubblica il sequel Amarga, che si candida come giallo finalista al concorso letterario Garfagnana in Giallo Barga noir. Nel 2023 riesce a vincere nel medesimo festival il premio per il racconto Al di là del giardino, nel contest Racconti all'ultimo minuto. Nel 2024 entra a far parte dell'Ordine dei giornalisti campani. Attualmente pubblica per Mursia Editore collana Giungla Gialla, ha pubblicato un noir Uno sguardo innocente, finalista al Garfagnina in Giallo sezione Giallo classico. Partecipa attivamente in convegni internazionali dedicati alla letteratura di genere, in particolare con Tenerife noir, noto festival che si tiene ogni anno nella capitale canaria.
http://www.paolaiannelli.it

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