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16a Giornata di Campionato Serie A. Il punto di Gianni Bandiera

La Juventus batte nel posticipo di mercoledì sera 6 gennaio al Meazza e accorcia la classifica. Il risultato finale – 1 a 3 –
rispecchia i valori della gara. La Juve ha una rosa più completa e lunga e sono stati proprio i cambi a dirottare il match. I segni della vittoria juventina si sono visti già nel primo tempo, possesso palla,
anche se a volte sterile, e qualche occasione da gol, tra tutte il palo pieno di Chiesa su grande botta a Donnarumma strabattuto. Il primo tempo termina sull’uno a uno: gol degli ottimi Chiesa e Calabria
inventato per l’occasione interno di centrocampo.

Nella ripresa gli innesti di McKennie e Kulusevsky fanno pendere la bilancia verso i torinesi. Si è visto più Chiesa che Cristiano e la cosa non suoni apocrifa per i fedeli del portoghese, CR7 si è preso un turno di riposo.
La vittoria della Juve era una delle ultime chiamate per accorciare specialmente dopo la sconfitta dell’Inter in casa Samp. Si ferma così ad otto il numero delle partite consecutive vinte dai neroazzurri, la
squadra dell’ex Claudio Ranieri ha capitalizzato le sue occasioni – rigori compresi – l’Inter le ha sprecate. La solita partenza al rallenty degli interisti è costata la sconfitta. Bisogna che Conte lavori sull’approccio perchè non puoi sempre regalare 45 minuti agli avversari, specialmente se ambisci allo scudetto.


Detto della Lazio che torna alla vittoria contro l’altalenante Fiorentina, un capitolo a parte lo dedichiamo al Napoli. Tirare verso lo specchio della porta per oltre trenta volte senza segnare è una colpa. Il gioco
del calcio insegna che nell’area avversaria bisogna essere cinici, esattamente come la neo promossa Spezia che ha capitalizzato le rare occasioni vincendo una partita difficile, su un terreno difficile, contro un avversario molto più forte. La partita la vince in inferiorità numerica come se la grande fosse stata la squadra ligure e gli imberbi i campani. Non vogliamo essere nei panni dei giocatori che rivedranno  Gattuso.
In fondo il Parma 1913 perde contro l’Atalanta e quasi esonera Liverani. Il probabile ritorno di D’Aversa è dato dal fatto che ormai il capitale di punti messo da parte nelle prime partite è stato consumato in un filotto di sconfitte. Il Parma 1913 si trova nel gorgo delle ultime e solo un cambio di passo potrebbe ridare ai ducali i sopiti
entusiasmi.

Le partite del prossimo turno saranno spalmate su tre giorni. Sarà l’occasione del riscatto per le milanesi
– il Milan se la vedrà in casa contro il Torino e l’Inter domenica in un mezzogiorno di fuoco ospite della Roma.
Dopo la vittoria  a Crotone anche la Roma è chiamata alla prova che può decidere se le sua ambizioni sono un piazzamento in Champions o qualcosa di più. Al momento grande acquisto Maioral e
grande campionato per l’anima della squadra: Mkhitarian.
La Juve se la vedrà nel posticipo domenicale con il Sassuolo – vincitore  contro il Genoa – infine il Parma 1913 riceverà la Lazio domenica pomeriggio. Il meteo prevede neve nel weekend ma i ducali sperano che nevicano goal dato che al momento è il peggiore attacco della serie A.
Alla prossima.

Gianni Bandiera

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Redazione
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