
Molto più di un’autobiografia, un viaggio autentico nell’anima, un manuale di consapevolezza per un percorso di rinascita che ci ricorda quanto sia potente il coraggio di spogliarsi delle maschere e imparare ad amare la parte più autentica di noi.
Il libro sarà presentato in anteprima al “Campania Libri Festival” – domenica 5 ottobre alle ore 11.00 nella Sala Conferenze del Palazzo Reale di Napoli.
2025: Un palcoscenico dove ognuno recita una parte, mostrando solo ciò che vuole far vedere. Un mondo di persone che osservano tutto, ma non si soffermano davvero su nulla. La vita privata si traveste da spettacolo, quella segreta rimane nell’ombra, e quella pubblica diventa un filtro patinato che tutti rincorriamo.
Ma c’è un momento nella vita in cui le maschere non bastano più. Un momento in cui il bisogno di verità diventa più forte della paura di mostrarsi fragili. È da questo punto che nasce “Nuda con i vestiti”, il nuovo libro di Aline Improta, giornalista e ghostwriter, un saggio autobiografico che è al tempo stesso confessione intima e invito universale.
Capitolo dopo capitolo, l’autrice accompagna il lettore in un viaggio che attraversa le tappe fondamentali dell’esistenza: le origini, la famiglia, l’infanzia, l’adolescenza, fino all’età adulta e alle relazioni che plasmano la nostra identità. Non un percorso lineare, ma un intreccio di emozioni, scoperte e ferite che si trasformano in insegnamenti.
“Nuda con i vestiti” non è soltanto la storia di una donna che ha scelto di raccontarsi senza filtri: è un invito alle nuove generazioni a non lasciarsi intrappolare dalle apparenze, a non farsi definire da un’immagine perfetta ma vuota, a imparare invece a guardarsi dentro. Perché è lì che si trovano le risposte, la possibilità di migliorare se stessi, costruire relazioni sane e scoprire il proprio scopo nella vita.
Nata in Brasile e cresciuta a Napoli, Aline ha iniziato a scrivere alla tenera età di nove anni. All’incirca a quell’età risale anche la sua prima pubblicazione, una poesia per bambini, sul quotidiano Il Mattino di Napoli. A vent’anni diventa giornalista pubblicista, ma successivamente riversa la sua passione per la scrittura nel mondo del marketing. Dieci anni dopo decide di ritornare al suo primo amore e inizia la carriera come ghostwriter e redattore di un blog. Nel 2024 vince anche il premio Campania Terra Felix come migliore giornalista campana per la sezione web.
Sempre nel 2024 prende un’importante decisione: dopo aver prestato per anni la sua penna per raccontare le storie degli altri, con delicatezza e profondità è arrivato il momento di raccontare la sua.
«La prima pagina di questo libro è nata circa quattro o cinque fa. Da allora – commenta Aline Improta – sono passati giorni, stagioni, anni, trasformazioni. Quest’anno, finalmente, sono arrivata all’ultima pagina. L’ho fatto anche grazie all’incoraggiamento di chi ha creduto in me, di chi mi chiedeva: ma allora quando lo pubblichi?” – l’autrice racconta emozionata e aggiunge: La mia missione, lo scopo del mio libro, non è raccontare chi sono io, non è accendere una luce su di me, ma far brillare quella che da sempre è già dentro degli altri, aiutarli a capire chi sono veramente come ho fatto io».
Oggi, con il suo primo libro da autrice con Graus Edizioni, Aline, si mette a nudo, si mette in gioco in prima persona, regalando al pubblico la sua voce autentica e il suo percorso interiore.
Capitolo dopo capitolo, l’autrice accompagna il lettore in un viaggio che attraversa le tappe fondamentali dell’esistenza. Ogni capitolo è un tassello di crescita, un passaggio necessario per riconoscere che non si può costruire un rapporto sano con gli altri se prima non si è costruito con se stessi.
Il cuore del libro non è solo la narrazione autobiografica, ma la possibilità di trasformare quella storia in un cammino condiviso. Per questo l’autrice alterna alle riflessioni esercizi di scrittura terapeutica ed evolutiva: strumenti pratici per il lettore, utili a sciogliere nodi interiori e a riscrivere la propria storia.
Una chiamata alla verità.
“Nuda con i vestiti” è un libro che non intrattiene soltanto, ma provoca. Che non consola, ma scuote. È una chiamata a vivere con autenticità in un’epoca in cui tutto è filtrato e spettacolarizzato. “Essere nudi non significa mostrarsi davvero. La vera nudità è spogliarsi delle paure, dei condizionamenti e delle maschere che indossiamo ogni giorno per sentirci accettati”, scrive Aline.
Il suo messaggio è chiaro: la felicità non è fuori, nelle cose che inseguiamo, ma dentro di noi. Bisogna imparare a guardarsi negli occhi, a riconoscere il proprio valore, a riscoprire il sogno profondo della propria anima.
Nuda con i vestiti è un libro che parla soprattutto alle nuove generazioni, iperconnesse ma spesso incapaci di contatto reale, e che offre uno strumento concreto per ritrovare se stessi, costruire relazioni sane e dare un senso più autentico alla propria vita.
Un viaggio che parte da una verità semplice: solo spogliandoci delle maschere possiamo davvero rivestirci della nostra anima.
«Oggi sono una donna forte, ma vulnerabile allo stesso tempo. Forte perché so rialzarmi, vulnerabile perché so e riconosco di avere le mie crepe e non ho più paura di mostrarle. Amo emozionarmi e non mi vergogno più di avere gli occhi lucidi o delle lacrime che scendono, perché sono il segno che il mio cuore è vivo. Sono una sognatrice, ma sto ancora imparando a credere un po’ di più in me stessa, ogni giorno. Spero con tutto il cuore che il mio libro possa accendere una scintilla in chi legge, “accendere un click”. La sua missione non è raccontare chi sono io, ma aiutarti a capire chi sei tu!»-
Lo scopo nobile
Il libro non solo spronerà i lettori ad una propria esplorazione intimistica ma sosterrà anche un’associazione no profit che aiuta bambini e ragazzi in Brasile, paese di nascita della scrittrice.
«Ho deciso di raccontare la mia storia perché credo che solo la verità, anche quando fa male, possa portare davvero la luce. La verità non sempre consola, non sempre è facile da guardare in faccia, ma ha un potere: quello di liberare. Scrivere tutto questo non è stato semplice. È stato un percorso duro, pieno di nodi da sciogliere, ferite da riaprire, emozioni forti da attraversare. Ma era necessario. Perché le storie taciute restano prigioni, mentre quelle raccontate diventano ponti. Noi, bambini brasiliani adottati nati tra gli anni ‘80 e ’90, siamo nati nel caos e cresciuti nel silenzio, passati tra le mani di coloro che volevano solo trarre profitto dalle nostre vite fragili. Per tanti, eravamo solo opportunità di business. Merce di scambio in un sistema corrotto fino all’osso. Se oggi questo libro esiste, non è solo per me. È anche per dare un senso più grande a tutto ciò che ho vissuto. Di portare speranza. Di seminare possibilità di ricongiungimento per chi fa parte di questo pezzo di storia del Brasile, dove per anni c’è stata omertà e dimenticanza. É il mio modo di aiutare chi ha una storia simile alla mia e bambini che non sono stati fortunati come me».
La prima presentazione ufficiale del libro sarà un momento speciale: il lancio avverrà durante il Campania Libri Festival, tappa del Salone Internazionale del Libro in Campania.
Un appuntamento prestigioso, ospitato nelle splendide sale del Palazzo Reale di Napoli, dal 2 al 5 ottobre, dove lettori, scrittori e appassionati di cultura si incontreranno per celebrare insieme la forza delle parole e delle storie.
Dopo il lancio, sarà possibile acquistare il libro anche su Amazon, sul sito grausedizioni.it e nelle migliori librerie.