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Il bradisismo scuote Pozzuoli e tutta l’area flegrea, aumenta l’angoscia e la rabbia dei cittadini

Aleggia un silenzio surreale e assordante questa mattina su Pozzuoli e su tutta l’area flegrea. Dalle 19,51 di ieri sera è in corso uno sciame sismico, effetto del bradisismo, che finora ha fatto registrare oltre 150 scosse.  Quella più forte alle 20:09 di magnitudo 4.4. Preceduta e seguita da altre scosse di magnitudo importanti (3.5, 3.9, 3.1, 3.6) come segnalato dall’INGV.

A seguito di ciò centinaia di persone hanno preferito trascorrere la notte in auto o nelle tendopoli allestite prontamente dalla protezione civile in varie aree del capoluogo flegreo.

Lo stato d’animo della cittadinanza oscilla tra il timoroso, il rassegnato e l’arrabbiato.

Il timore è alimentato dall’insicurezza conseguente a una situazione che va avanti ormai da più di un anno in un crescendo di sciami e scosse di media e forte entità che non accenna a placarsi.

La rassegnazione per l’impossibilità di far fronte a un evento i cui sviluppi futuri nel breve e lungo termine sono ignoti prima di tutto ai cosiddetti esperti i quali, se da un lato tendono a tranquillazzare la popolazione che quanto sta avvenendo rientra nella norma del caso, dall’altro non escludono che in futuro non possano esservi ulteriori eventi sismici di entità superiore, non escludendo un’eventuale eruzione come avvenne a nel 1538 determinando la nascita di Monte Nuovo.

La rabbia per quello che agli sguardi di molti cittadini appare un lento e tentennante muoversi delle autorità, locali e nazionali, nel pianificare efficaci azioni preventive affinché, nella peggiore delle ipotesi, si possa avvertire ed evacuare in tempo la popolazione nel caso di un’eruzione.

Nell’attesa che qualcuno si assuma la responsabilità di spiegare alla gente cosa deve aspettarsi nei prossimi giorni e cosa eventualmente fare per evitare il peggio, questa precarietà informativa, denunciata dal professor Luongo ex direttore dell’Osservatorio Vesuviano,  accresce lo stato di disagio nelle persone le quali si sentono abbandonata a se stesse.

C’è da augurarsi che la presenza del Presidente De Luca giunto in tarda serata ieri a Pozzuoli per incontrare il sindaco e rendersi conto di persona di quanto stava accadendo non fosse solo una mera passerella politica, ma un segnale forte e sincero della presenza dello Stato al fianco della popolazione.

In queste ore drammatiche l’unica cosa di cui i puteolani e tutti gli abitanti dell’area flegrea non hanno assolutamente bisogno è covare il dubbio che le loro angosce siano strumentalizzate dalla politica.

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Vincenzo Giarritiello
Nato a Napoli, ma da oltre vent’anni residente a Pozzuoli, Vincenzo Giarritiello alterna all’attività di scrittore quella di giornalista per passione. Nel 1997 ha pubblicato “L’ultima notte e altri racconti” e nel 1999 “La scelta”. Nel 2017 ha ristampato “La scelta” e nel 2018 ha pubblicato il romanzo breve “Signature rerum” ambientato nei Campi Flegrei. Nel 2019 ha stampato “Le mie ragazze rom scrivono” e “Raggiolo uno scorsio di paradiso in terra”. Nel 2020 ha editato la raccolta di racconti “L’uomo che realizzava i sogni”. Ha pubblicato con le Edizioni Helicon il romanzo “Il ragazzo che danzò con il mare”. Ha collaborato con le riviste online “Giornalewolf.it” e “Comunicare Senza Frontiere”; con quelle cartacee “Memo”, “Il Bollettino Flegreo”, “Napoli Più”, “La Torre”. Fino al 2008 ha coordinato laboratori di scrittura creativa per ragazzi a Pozzuoli e all’Istituto Penitenziario Minorile di Nisida. Attualmente collabora con l’associazione culturale Lux in Fabula con cui ha ideato la manifestazione “Quattro chiacchiere con l’autore”. Nel 2005 ha attivato il blog “La Voce di Kayfa” e nel 2017 “La Voce di Kayfa 2.0”. Dal 2019 è attivo il suo sito www.vincenzogiarritiello.it
http://www.vincenzogiarritiello.it

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