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Artisti ischitani del ‘900 in mostra a Villa Arbusto a Lacco Ameno

Villa Gingerò, nel complesso museale di Villa Arbusto a Lacco Ameno, conclude la sua fortunata stagione espositiva per l’anno 2023 con una straordinaria mostra collettiva: “Artisti dell’isola d’Ischia del XX secolo. Tra primitivismo popolare e cultura metropolitana”. 


Sabato 16 settembre dalle ore 19 il vernissage d’inaugurazione per presentare all’attenzione del grande pubblico una selezione di oltre trenta opere tra pittura, scultura e fotografia per un’ampia panoramica che documenta la fertile e appassionante epopea dell’arte ischitana del Novecento. 
Un omaggio a 26 artisti che, in un secolo burrascoso teso alla modernità, sono riusciti a dirigere il proprio sguardo su territori veri o immaginati, imponendo la propria personalità con forza espressiva, coerenza estetica e un legame, intenso e indissolubile, con la propria terra. Maestri e sperimentatori del colore, delle forme, della materia, molti dei quali già noti anche al di fuori dei confini isolani, che testimoniano l’evoluzione dell’arte e della società ischitana durante tutto il XX secolo, riflettendo sulla sua importanza storica e attuale.

Tra i ventisei artisti in mostra a Villa Arbusto – Giovanni Maltese, scultore e fine disegnatore; Matteo SarnoFederico Variopinto Vincenzo Funiciello, eredi della scuola di Posillipo; i fratelli Vincenzo ed Edoardo Colucci, pittori bohemiennesLuigiFedericoFrancesco Giovanni De Angelis, tre generazioni di artisti; i foriani Bolivar,PeperoneMariolino CapuanoGino Marianna Coppa; i solitari Antonio MacrìGiovanni Di Costanzo Filippo Cianciarelli; i pittori del Borgo di Celsa, Aniellantonio MascoloMario MazzellaGabriele Mattera; e ancora Raffaele ‘Monnalisa’ Di Meglio Raffaele Iacono; i fotografi Jean Marie ManzoniSalvatore Basile Gino Di Meglio – si possono cogliere amicizie, affinità, sodalizi artistici e professionali. Percorsi paralleli o divergenti che, in tempi diversi, talvolta segnati da drammi privati e collettivi, hanno tuttavia dato vita a un periodo particolarmente fecondo per la vita artistica e culturale ischitana. In alcuni casi, attraverso toni ed esperienze stilistiche molto vicine tra loro; in altri, sviluppando tendenze figurative estremamente personali e linguaggi espressivi differenti.

Come ha anticipato il curatore Massimo Ielasi, una piccola sezione della mostra sarà dedicata ad artisti nati altrove ma amici da tempo dell’isola d’Ischia. «Sono Elio Waschimps, pittore con una vastissima conoscenza dell’arte antica (Tiziano e Velasquez) e dell’arte moderna(Soutine e Bacon), autore di una pittura di ‘calma densità e severamente malinconica’ (Roberto Longhi); Arnaldo Pomodoro, la cui presenza è testimoniata dal monumentale ‘Arc en ciel’ che adorna il parco termale del Negombo; Elio Marchegiani che ha saputo crearsi un gruppo di amici ischitani ed appassionarli all’arte contemporanea ed, infine, Eleonora Sachs, artista lei stessa e grande mecenate di molti artisti dell’isola».


«La mostra è una festa dell’arte ischitana più che mai necessaria», ha spiegato il vicesindaco e assessore alla Cultura Carla Tufano. «Un evento speciale davvero unico perché raccoglie opere di tutti i più importanti artisti ischitani del ‘900. Un’occasione imperdibile per gli appassionati, perché i lavori presenti  a Villa Gingerò appartengono a collezioni private raramente esposti al pubblico, ma anche un grande opportunità per far conoscere alle nuove generazioni e agli ospiti dell’isola gli artisti del territorio, fornendo un contributo che riteniamo importante per l’analisi e all’approfondimento del panorama artistico isolano nel corso del XX secolo e quindi di quel particolarissimo contesto storico, sociale e culturale da cui sono emerse figure così originali e significative».

La mostra “Artisti dell’isola d’Ischia del XX secolo. Tra primitivismo popolare e cultura metropolitana”, promossa dal Comune di Lacco Ameno e Città Metropolitana di Napoli in collaborazione con il Circolo Georges Sadoul di Ischia, è curata da Massimo Ielasi con Salvatore Basile e Bruno Macrì e rappresenta un preludio a un catalogo che sarà presentato a chiusura della mostra, prevista per fine dicembre 2023.


La mostra, a ingresso libero, sarà visitabile tutti i giorni negli orari di apertura di Villa Arbusto.
Si ricorda che per il Vernissage di sabato 16 settembre l’accesso al Parco di Villa Arbusto e a Villa Gingerò è previsto esclusivamente dall’ingresso di Via Circumvallazione. 
L’ingresso da Corso Angelo Rizzoli è temporaneamente chiuso per lavori.

Per Info e orari: www.pithecusae.it

Tel. 081 99 61 03

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Redazione
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