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“L’Isola d’Ischia” presentato a Lacco Ameno il volume che aiuta l’isola “a ripartire”

150.000 anni fa le eruzioni iniziate sul fondo del mare hanno cominciato a creare terre emerse, abitata dagli uomini del Neolitico, dai popoli di navigatori e commercianti. E poi primo abitato greco del Mediterraneo occidentale, insediamento romano di Aenaria, il primo convento dei Frati Minori in Campania, passando per le tonnare, la letteratura, le terme, l’arte, il cinema, la cucina, le ricette fino agli chef stellati e alle recenti ricerche su Santa Restituta e sulla viticoltura eroica che affonda le sue radici nella cultura greca ed etrusca. Tutto questo e altro ancora è Ischia, l’isola capitale del golfo partenopeo e flegreo, protagonista del pomeriggio a Villa Arbusto ricco di emozioni di venerdì 21 luglio 2023, nel quale è stato presentato il libro “Isola d’Ischia. Gente, culture, cucina” (Villaggio Letterario, luglio 2023) a cura di Anna Russolillo, Gianni Ambrosino e Sonia Gervasio.

Un pomeriggio rovente dal punto di vista climatico ma anche e soprattutto per l’affetto dei tanti presenti che hanno voluto rendere omaggio all’isola “verde” e agli autori nella splendida cornice dei giardini di Villa Arbusto di Lacco Ameno.

L’area fresca del parco organizzata perfettamente era gremita di persone, felici di incontrare gli autori del libro provenienti da varie parti di Italia, con il desiderio di voler stare tra la gente che ama l’isola.

Ha aperto la serata il sindaco di Lacco Ameno Giacomo Pascale che ha ringraziato i curatori del libro. «Una pubblicazione – ha dichiarato il sindaco – che parla di Ischia sotto tutti gli aspetti della bellezza che l’isola possiede: ambientale, paesaggistica, dei tesori archeologici, dei vini sono famosi in tutto il mondo, della cucina che tra l’altro annovera diversi chef stellati tra innovazione nella tradizione. È stato un onore ospitare la presentazione di questo libro dedicato alla nostra isola che mai come in questo momento resta nel novero della nostra attività di rilancio del territorio anche attraverso la cultura ma soprattutto parla di Ischia in un momento in cui l’isola si appresta a ripartire, e quindi queste sono tutte attività che vanno nella giusta direzione».

Per la vice sindaco Carla Tufano «il volume ha dato tanti spunti di riflessione per il miglioramento della nostra isola e dell’offerta turistica. Ripartire dalla cultura, dall’enogastronomia e dalla nostra storia». Continua poi i ringraziamenti ai curatori e alla casa editrice Villaggio Letterario «per aver scelto Lacco Ameno per la presentazione del libro “Isola d’Ischia. Gente Culture e Cucina” Ciò ci rende orgogliosi perché Villa Arbusto è uno dei luoghi simbolo di scambio culturale dell’isola d’Ischia. Questo libro racconta l’isola non solo per le sue bellezze ma per la sua storia e le sue tradizioni facendo riscoprire anche a noi ischitani realtà che spesso dimentichiamo».

A seguire il delegato alla cultura del comune di Forio Davide Laezza che, in sintonia con gli altri interventi, ha evidenziato la bellezza, l’attrattività dell’Isola puntando l’attenzione sul fatto che che l’isola dovrebbe diventare un’isola con un programma unitario sociale, politico e culturale.

Ha aperto gli interventi Anna Russolillo con «L’isola di Ischia è stata scelta come quinta tappa (su cinquanta) della Collana “Gente culture e cucina”. L’Isola è il più antico stanziamento Greco d’Occidente e tra le capitali europee del benessere termale. Questo libro non è una guida ma è un viaggio tra la gente, nei luoghi, nella storia, nelle tradizioni, nelle testimonianze e nei documenti spesso inediti. Il volume scritto a più mani è frutto di un grande lavoro di ricerca storica e di approfondimenti che ha come fil rouge l’alimentazione umana a partire dal fertile terreno vulcanico, alle prime esperienze dell’uomo passando poi attraverso le epoche dei grandi navigatori, dei monasteri medievali, della cultura rinascimentale, fino ai giorni».

Accorati sono stati gli interventi di Gianni Ambrosino che ha sottolineato il suo amore e l’attaccamento a questa terra ricca di miti e di storia e di Sonia Gervasio che ha raccontato che «Il cibo attraverso le sue mille forme, attraverso i suoi intensi profumi, le sue occasioni sociali, ha ispirato e ispira tanti pittori, scrittori, registi. La sua caratteristica evocativa è diventata lo strumento per raccontare di emozioni, amore, stati d’animo. Uno degli attrattori che ha spinto grandi nomi a fare dell’isola d’Ischia la cornice e la location ideale per i propri racconti o i propri film».

Molto significativi sono stati gli interventi dello chef Tommaso Luongo de “Il Mirto” (Stella Michelin Verde) che ha raccontato l’isola d’Ischia nella sua cucina “verde”, dell’archeologa Anna Abbate che ha descritto l’importanza dei preziosi siti archeologici dell’isola e della famosa Coppa di Nestore, della professoressa dell’Università di Milano Gloria Olcese che ha sottolineato che «dal 2022 è stato avviato il progetto Archeologia e ambiente delle “isole di storia” del Tirreno: il caso di Ischia. Ricerche multidisciplinari per la ricostruzione delle risorse e dei networks mediterranei nel corso dei secoli, in partenariato con la Soprintendenza Archeologia, Belle arti e paesaggio per l’area metropolitana di Napoli e con l’Ecole Française de Rome e con altre Istituzioni, continuando così le nostre ricerche avviate diversi anni fa in collaborazione con l’Università e con l’Antikensammlung di Berlino. Si tratta di un lavoro di ricerca multidisciplinare che intende utilizzare pienamente il potenziale informativo dell’isola e delle sue molteplici risorse nel corso dei secoli. Obiettivo principale delle attività del progetto è la ricostruzione del ruolo storico, ambientale ed economico di Ischia, combinando archeologia, storia, scienze ambientali e scienze marine. Ulteriore finalità è indagare il rapporto di Ischia con il mare e i networks commerciali che hanno interessato l’isola nell’antichità».

Franco Iacono con il microfono. Seduti Gianni Ambrosino e Sonia Gervasio

È intervenuto poi Presidente dell’Ais Campania Tommaso Luongo con la storia dei vitigni dell’isola di Ischia: Greci, Romani ed Etruschi: «Ischia e il vino è un rapporto millenario che si è arricchito nel corso dei secoli delle esperienze di tutte le civiltà che sono entrate in contatto con quest’isola. Ancora oggi la presenza di vitigni autoctoni e forme di allevamenti differenti testimoniano le zone in cui questi popoli hanno esercitato la loro influenza e dimostrano la centralità di Ischia nel bacino del Mediterraneo, culla della diffusione della cultura della vite e del vino».

 “L’uomo che sussurra alle api” questo è l’accattivante titolo del saggio di Alessandro Iacono la storia di chi ha creduto di poter far rivivere un mestiere antico come quello dell’apicoltore sottolineando di essere lieto «di far parte integrante di questo magnifico volume che mira a diffondere la bellezza e le risorse che quest’ isola ha da offrire, attraverso storie e racconti di persone che hanno un obiettivo comune».

Il moderatore Marco Martone ha poi passato la parola all’ottantunenne già europarlamentare Franco Iacono che ha raccontato che tra i vari progetti realizzati da quando era al turismo; di questi uno rimane ancora un sogno: «quello di creare una struttura dedicata a Luchino Visconti le cui ceneri sono presenti sull’isola presso la Villa chiamata Colombaia”.

Il sommelier AIS Andrea Cerino

Conclude magistralmente lo storico dell’Isola di Ischia Agostino Di Lustro un’uomo che ha dedicato la sua vita alle fonti storiche e che ha apprezzato come i saggi del libro “Isola d’Ischia” siano supportati da una nutrita bibliografia delle fonti di letteratura scientifica utilizzate.

Erano presenti in sala la giornalista Loredana Mazza, la Responsabile del I Settore Affari Generali avvocato Lucrezia Galano, la guida Ambientale Escursionistica Marianna Polverino, il naturalista collaboratore dell’Area Marina Protetta “Regno di Nettuno” Davide Zeccolella, la responsabile della Biblioteca diocesana di Pozzuoli Maria Lenci e l’archeologa Claude Livadie.

Dopo la presentazione gli ospiti si sono intrattenuti assaggiando i croccanti sfizi di taralli ischitani e degustando il fresco vino “Pithecusa” dell’Azienda Tommasone di Lacco Ameno servito dalla mano esperta del sommelier Ais Andrea Cerino.

L’evento promosso da Villaggio Letterario ha avuto la collaborazione del comune di Lacco Ameno, dell’Associazione Lunaria A2 Onlus, dell’Azienda Agricola La Pietra di Tommasone, dell’AIS Campania, Media Partner Canale 21.

Foto di apertura di Vittorio Sciosia

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Redazione
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