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Malazè 2022 in archivio: “Duemila presenze in 15 giorni, ha vinto la nostra voglia di ricominciare”

“Malazè 2022 si è concluso con un grande riscontro di presenze e partecipazione di ‘ViaggiAttori’, che hanno goduto e vissuto le belle esperienze date dai numerosi e diversi eventi organizzati dagli enti e dalle associazioni che fanno parte della rete del Festival – Lab, giunto quest’anno alla XV edizione”. Lo ha affermato l’ideatore di Malazè, Rosario Mattera, tracciando un bilancio dell’edizione terminata.

Oltre due settimane, decine di eventi nei Campi Flegrei che hanno coinvolto cittadini di tutta la Campania alla scoperta delle proposte gastronomiche, turistiche e culturali dei Campi Flegrei. Malazè ha visto crescere, durante questa edizione, il numero di partecipanti, coinvolgendo appassionati di ogni età tra passeggiate in bicicletta e cene in location esclusive: “Il lavoro che abbiamo compiuto di anno in anno comincia a dare i suoi frutti: strutture ricettive piene e oltre duemila persone hanno seguito le nostre iniziative, nonostante il passaggio dal mese di settembre ad ottobre. La risposta è stata molto buona”.

Malazè torna dunque a coinvolgere e interessare un pubblico sempre più vasto, composto da abitanti dei Campi Flegrei ma anche curiosi, pronti a scoprire le bellezze di questa terra. “Non è stato facile, sotto molti aspetti, riprendere dopo tre anni di stop, ma per noi era importante per consolidare i sacrifici degli anni passati e per evitare di correre il rischio di venire dimenticati. Siamo soddisfatti perché ha vinto la caparbietà e l’ostinazione di chi non vuole mollare, dopo aver investito tante energie in questi anni”, sottolinea Mattera.

Il lavoro continuerà senza sosta per la prossima edizione: “Le nostre iniziative non finiscono qui. È nostra intenzione, con modalità diverse, proporre durante l’anno, altre iniziative dedicate all’enogastronomia, alle bellezze del territorio, alla storia e ai miti ma anche al tempo libero. Tutto in attesa del prossimo anno

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Deborah Di Bernardo
Nasce a Napoli nel 1970 ma cresce a Milano per i suoi primi 17 anni. Ritornata alla città natia, conclude il suo percorso di studi laureandosi in Conservazione dei Beni Culturali ad indirizzo storico artistico e, contemporaneamente, approfondisce un percorso relativo alla comunicazione attraverso l'arte, l'immagine tramite corsi di comunicazione, grafologia, estetica, sociologia. L'arte come segno dell'Io che l'ha creata, al di là del modo e della forma in cui viene rappresentata diventa il contenitore di un percorso psicologico, umano, sociale. Ha collaborato con alcune testate giornalistiche (InfOrmare magazine, Il Ponte - testata danese) nell'ambito di rubriche culturali, redatto la presentazione di opere figurative e commenti ad immagini di testi, presentato libri ed eventi. È membro del Direttivo e responsabile della sezione eventi de "La Casa del Sorriso" (casa di accoglienza per i familiari dei pazienti oncologici), curatore di mostre, artisti e critico d'arte.

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