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Papa Francesco ha firmato: don Giustino Russolillo è Santo!

Il 27 ottobre 2020, il Santo Padre Francesco ha ricevuto in Udienza Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Marcello Semeraro, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. Durante l’Udienza, il Sommo Pontefice ha autorizzato la medesima Congregazione a promulgare i Decreti riguardanti:

– il miracolo,attribuito all’intercessione del Beato Giustino Maria Russolillo, Sacerdote, fondatore della Società delle Divine Vocazioni e della Congregazione delle Suore delle Divine Vocazioni; nato il 18 gennaio 1891 a Pianura di Napoli (Italia) e ivi morto il 2 agosto 1955;

– Il miracolo, attribuito all’intercessione della Venerabile Serva di Dio Maria Lorenza Requenses in Longo, fondatrice dell’Ospedale degli Incurabili in Napoli e delle Monache Cappuccine; nata nel 1463 circa a Lleida (Spagna) e morta a Napoli (Italia) il 21 dicembre 1539;

– il miracolo, attribuito all’intercessione della Venerabile Serva di Dio Elisabetta Czacka (al secolo: Rosa), fondatrice della Congregazione delle Suore Francescane Ancelle della Croce; nata il 22 ottobre 1876 a Bila Tserkva (Ucraina) e morta a Laski (Polonia) il 15 maggio 1961;

– il martirio dei Servi di Dio Leonardo Melki e Tommaso Saleh, sacerdoti professi dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini; uccisi, in odio alla Fede, in Turchia nel 1915 e nel 1917;

– Il martirio del Servo di Dio Luigi Lenzini, sacerdote diocesano; ucciso, inodio alla Fede, a Crocette di Pavullo (Italia) nella notte tra il 20 e 21 luglio 1945;

– il martirio della Serva di Dio Isabella Cristina Mrad Campos, fedele Laica; uccisa, in odio alla Fede, il 1° settembre 1982 a Jiuz de Fora (Brasile);

– le virtù eroiche del Servo di Dio Roberto Giovanni, Fratello professo della Congregazione delle Sacre Stimmate di Nostro Signore Gesù Cristo; nato il 18 marzo 1903 a Rio Claro (Brasile) e morto a Campinas (Brasile) l’11 gennaio 1994;

– le virtù eroiche della Serva di Dio Maria Teresa del Cuore di Gesù (al secolo: Celia Méndez y Delgado), cofondatrice della Congregazione delle Ancelle del Divino Cuore di Gesù; nata l’11 febbraio 1844 a Fuentes de Andalucía (Spagna) e morta a Siviglia (Spagna) il 2 giugno 1908.

Il miracolo, attribuito all’intercessione del Beato Giustino Maria Russolillo, Sacerdote, Fondatore della Società delle Divine Vocazioni e della Congregazione delle Suore delle Divine Vocazioni; nato il 18 gennaio 1891 a Pianura di Napoli (Italia) e ivi morto il 2 agosto 1955.

Il Beato Giustino Maria Russolillo nacque il 18 gennaio 1891 a Pianura di Napoli (Italia). Ordinato sacerdote il 20 settembre 1913, nello stesso giorno, fece voto di fondare una Congregazione “per il culto, il servizio e l’apostolato delle vocazioni di Dio, nostro Signore, alla fede, al sacerdozio, alla santità”. Fu inviato come parroco nella parrocchia di San Giorgio Martire a Pianura di Napoli, che resse per trentacinque anni, promuovendo l’apostolato catechistico, la comunione quotidiana e la predicazione della Parola di Dio.

Fondò la Congregazione della Società delle Divine Vocazioni (Vocazionisti), delle Suore delle Divine Vocazioni (Vocazioniste) e l’Istituto Secolare Apostole Vocazioniste della Santificazione Universale, perché fossero collaboratrici nel guidare le anime all’unione con la Trinità. Si contraddistinse nella predicazione degli esercizi spirituali e nella composizione di opere ascetiche.

Morì di leucemia a Pianura di Napoli (Italia) il 2 agosto 1955.

Venne beatificato il 7 maggio 2011.

Per la canonizzazione del Beato Giustino Maria Russolillo, la Postulazione della Causa presentò all’esame della Congregazione la vicenda riguardante un giovane religioso vocazionista, consistente nella guarigione da “crisi tonico-cloniche generalizzate e prolungate, stato di male epilettico, coma, gravissima rabdomiolisi, polmonite ab ingestis, insufficienza respiratoria acuta”. L’evento accadde il 21 aprile 2016 a Pozzuoli (Italia). La sera del 15 aprile 2016 il religioso, nato in Madagascar nel 1984 e residente nella comunità di Quarto di Napoli, dopo cena, accusò un forte mal di testa. La mattina successiva fu notata l’assenza del religioso alle Lodi delle ore 7.15 ed alla S. Messa. Un confratello lo trovò nella sua camera riverso a terra in mezzo a chiazze di sangue. Venne trasportato d’urgenza al Pronto Soccorso dell’Ospedale Civile di Pozzuoli, dove giunse privo di coscienza. Fu intubato e sottoposto alla respirazione assistita. Il 18 aprile la situazione clinica era molto grave ma, il 21 aprile, le condizioni cliniche migliorarono in modo repentino, con uscita dal coma. La dimissione dall’Ospedale avvenne il 3 maggio 2016.

L’iniziativa di affidare il religioso all’intercessione del Beato Giustino Maria Russolillo venne presa dal Superiore Provinciale dei Vocazionisti per l’Italia, il quale, dopo aver visitato l’infermo nel giorno del ricovero, avvertito dai medici delle gravi condizioni, inviò un messaggio a tutti i confratelli affinché chiedessero la guarigione del giovane per intercessione di “don Giustino”. Anche il Superiore Generale dei Vocazionisti, inviò una supplica in cinque lingue unitamente ad una foto del religioso a tutta la Congregazione, chiedendo di pregare in ogni comunità e parrocchia la novena al Beato Fondatore per la guarigione del religioso. Il 18 aprile 2016 un confratello, portò l’immagine del Beato con reliquia nella camera d’ospedale del paziente e la depose sul suo corpo. Le suppliche, sia comunitarie che individuali, furono univoche, antecedenti l’inaspettato viraggio positivo.

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Redazione
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