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Cuma, storia e mistero dell’Antro della Sibilla | Virtual Tour dei Campi Flegrei

Nel canto di Dio, nel viaggio più impegnativo di Dante si staglia la figura della Sibilla cumana: “così la neve al sol si disgilla/ così al vento nelle foglie lievi/ si perdea la sentenza della Sibilla” (Paradiso, XXXIII, 64-66).

La fonte d’ispirazione del sommo poeta è il III libro dell’Eneide “Quando, colà portato, avrai la cittade Cumea/raggiunta …una insana indovina vedrai ch’entro fonda caverna/ i fati annunzia e affida suoi segni e parole alle foglie.”

Secondo l’archeologo Amedeo Maiuri

All’Antro della Sibilla Maiuri nel suo volume Itinerario Flegreo, dedica due capitoli: “Come ho scoperto l’antro della Sibilla di Cuma” e “Horrendae secreta Sibylle. Scoperta dell’Antro della Sibilla”. In essi sottolinea le suggestive concordanze tra i luoghi descritti nei versi di Virgilio e di Pseudo Giustino ed il nuovo sito scoperto nel parco archeologico di Cuma.

In “Come ho scoperto l’antro della Sibilla”

Il probabile Antro della Sibilla rinvenuto dall’archeologo nel giugno del 1932 è un ambiente quadrangolare scavato nel tufo con tre nicchioni simile a un dromos collegato con un camminamento sotterraneo a sezione trapezoidale.

Il mistero irrisolto

Maiuri aveva trovato l’ombelico della più antica colonia greca d’occidente fondata dagli Eubei di Calcide nel 730? Avevascoperto il luogo misterioso e oscuro dalle “cento porte”? Aveva scoperto la dimora della Sibilla Cumana? Sembra che ancora oggi il mistero sia irrisolto.

Le città fondate da Cuma

Quel che è certo è che Cuma, una delle città più potenti della Magna Grecia e dell’antica Roma, è intrisa di storia, di cultura e di mitologia. Tante le vittorie sugli aggressori per il predominio delle rotte marittime del Tirreno e si ricordano soprattutto le due più cruente sui pirati etruschi e tante le città fondate dai cumani tra cui Parthenope, Avella e Zancle (Messina).

Luogo sacro del Mare Nostrum

Cuma è stata anche uno dei luoghi sacri più importanti del Mediterraneo nonché sede oracolare di una delle dieci Sibille più consultate del mondo greco e romano.

Nessun uomo iniziava un’impresa o una guerra senza aver prima chie­sto all’oracolo il responso per il futuro. La somma sacerdotessa dell’oracolo di Apollo e di Ecate, esercitava la facoltà divinatoria nell’antro cumano.

Durante la visita all’Antro della Sibilla

Quando si entra in questa basilica sotterranea si è avvolti da ombre e luci, si è lambiti da spiragli di vento, si è pervasi dal silenzio e si è avvolti dalla sacralità del luogo.

Pensieri che corrono paralleli di uomini antichi che attendevano, giorni e giorni, tra i fumi e vapori, colei che in trance masticava foglie di lauro e trascriveva su foglie di palma le divine predizioni. “La sua divina follia creava terrore poiché leggeva nel futuro e profetava sulla sorte degli uomini sia sconosciuti che regnanti e poteva andare nell’Ade e dall’Ade tor­nare poiché ella era la Sibilla Cumana che poteva, solo lei, parlare con i morti e con gli dei” (Virgilio).

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Anna Russolillo
Napoletana, architetto specializzata in restauro dei monumenti alla Federico II di Napoli. Giornalista, collabora con il quotidiano “Il Roma”. Subacquea con all’attivo numerosi master in archeologia subacquea. E’ fondatore e presidente dell' associazione Villaggio Letterario. Da sempre coinvolta per studio, per lavoro e per passione nel mondo del turismo, dell'arte e dell’archeologia, ama ideare, organizzare, coordinare e realizzare progetti ed eventi culturali, sociali, scientifici e turistici. La Campania e la Sicilia sono le sue due patrie. Questi i suoi siti: www.annarussolillo.it - www.villaggioletterario.it - www.marefest.it - www.trofeomaiorca.it - www.librofest.it - www.roccocoofest.it - www.nolimitswinediving.it
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