Duccio Demetrio
Foliage
Vagabondare in autunno
Il motivo conduttore del libro è rappresentato dai temi filosofici della caducità e della fugacità, riconducibili a metafore tra le più poetiche dell’esistenza. Da non intendere come fonte di tristezza per l’imminente congedo dalla vita ma come riapparire del desiderio di continuare a vivere in modi diversi, ispirati dai bagliori autunnali. Il termine foliage invita a vagabondare alla ricerca del trascolorare
delle foglie in sfumature pregne di solarità, ad ammirarle concedendosi tempo. Inseguire i foliage, frugarne tra gli alberi le manifestazioni, attenua i timori dell’inverno che incombe. Vagabondare in autunno nei boschi, in pianura, in montagna, sulle colline, offre momenti di grande bellezza e consolazione. Un viaggio alla scoperta della luce che anche la caducità emana, illustrato dai dipinti dedicati all’autunno dai grandi pittori, da Monet a Gauguin, da Van Gogh a Schiele.
Peter Sloterdijk
Dopo Dio
Nella trilogia Sfere, Peter Sloterdijk assegna alla divinità il ruolo che oggi svolgono le compagnie di assicurazione. Nella sua visione, questo assunto, comune a tutte le religioni, scatena paradossi che hanno avuto conseguenze devastanti dal Medioevo a oggi: il fondamentalismo che si è imposto a partire dalla svolta del secolo è la peggiore ripercussione. Ma quale di questi sviluppi è legato alla frase “Dio è morto”, divenuta virale alla fine del XIX secolo? Forse il vagheggiamento di una capacità simile divina attribuita all’intelligenza artificiale? Nel suo nuovo libro, Peter Sloterdijk, per la prima volta, trae tutte le conclusioni dalla frase “Dio è morto”. Questo mette in gioco i campi della teologia e della filosofia contemporanea, la politica omicida del presente, l’impatto degli sviluppi culturali e dei progressi scientifici e tecnici.
Edoardo Boncinelli
La farfalla e la crisalide
La nascita della scienza sperimentale
La farfalla è la scienza come noi oggi la conosciamo. Essa è nata dalla crisalide della filosofia, un intreccio di modi di pensare spesso rivali tra loro, comunque capaci di influenzare la nostra vita associata.
Ma più o meno 4 secoli fa la scienza ha cominciato a ribellarsi al dominio della filosofia, a conquistare una sua autonomia e a rappresentare una costellazione di discipline che vanno dalla fisica all’intelligenza artificiale. Tra i due approcci, quello filosofico e quello scientifico, si è così spalancato un abisso, che pare difficile colmare. Ma ne vale davvero la pena?
Edoardo Boncinelli sostiene che la crisalide è stata ormai abbandonata da una scienza che procede in piena indipendenza. Cosa resta allora ai filosofi?
Edward O. Wilson
Le origini della creatività
Prefazione all’edizione italiana
di Telmo Pievani
“La creatività è il carattere distintivo della nostra specie e ha come fine ultimo la comprensione di noi stessi.” Così Wilson avvia la sua analisi delle discipline umanistiche e dei rapporti che le legano a quelle scientifiche. Ripercorrendo l’evoluzione della creatività dai nostri antenati primati fino ai moderni esseri umani, l’autore spiega come le discipline umanistiche, spronate dall’invenzione
del linguaggio, abbiano giocato un ruolo cruciale nel definire la nostra specie. Passando in rassegna un’ampia varietà di attività creative – dall’istinto di realizzare giardini all’uso delle metafore e dell’ironia nel parlare fino alla forza della musica e delle canzoni –, Wilson auspica la nascita di un “Terzo Illuminismo”, nel quale l’amalgama dell’ambito scientifico e di quello umanistico ci garantirà una conoscenza più approfondita della condizione umana, chiarendo quale sia stata la sua origine.
Harry Collins
Un bacio tra le stelle
Come sono state individuate le onde gravitazionali
Harry Collins presenta qui il resoconto affascinante, scritto in tempo reale, di una delle più grandi scoperte scientifiche mai effettuate: la prima rilevazione, nel settembre 2015, delle onde gravitazionali. Predette da Einstein nella sua teoria della relatività generale, le onde gravitazionali trasportano l’energia della collisione o dell’esplosione di stelle. È solo con lo sviluppo di rivelatori straordinariamente sensibili che i fisici possono confermare oggi la predizione di Einstein. Questa è la storia raccontata qui.
Collins, un sociologo della scienza che si è unito alla comunità delle onde gravitazionali fin dal 1972, racconta la rilevazione, la conferma e l’accoglienza della scoperta, dalla prima email fino alla pubblicazione dell’articolo finale e al riscontro da parte degli specialisti e del pubblico. Mostra che la scienza oggi è collaborativa, ad ampio raggio (la vicinanza fisica dei vari partecipanti a un progetto ha un’importanza sempre meno rilevante), a volte riservata, ma è una delle poche istituzioni che con queste caratteristiche costruiscono la propria integrità.
Elliot L. Jurist
Tenere a mente le emozioni
La mentalizzazione in psicoterapia
Mentalizzare – il tentativo di dare senso alle azioni e agli stati interni nostri e altrui – è un’abilità che tutte le psicoterapie tentano di migliorare: più siamo bravi a mentalizzare, più tendiamo a essere resilienti e flessibili.
Elliot L. Jurist offre una lucida panoramica sulla mentalizzazione in psicoterapia, per poi illustrare come aiutare i pazienti a riflettere sulle proprie esperienze emotive. Integra scienze cognitive e psicoanalisi, così da scomporre l’“affettività mentalizzata” in processi distinti che i terapeuti possono coltivare durante le sedute.
Le illustrazioni cliniche si intrecciano all’analisi di opere autobiografiche di personaggi famosi (Ingmar Bergman, Oliver Sacks). Mostrando come l’autoconoscenza emotiva consenta di comunicare sinceramente, il volume chiarisce il ruolo dell’affettività mentalizzata nella relazione psicoterapeutica e nel processo di cambiamento.