Buona Domenica lettori di QuiCampiFlegrei,
il 26 Aprile, presso “laFeltrinelli Libri e Musica” in Piazza dei Martiri, si è svolta la prima presentazione napoletana dell’ultimo libro dello scrittore di narrativa rosa contemporanea Diego Galdino “L’ultimo caffè della sera” edito Sperling & Kupfer, uscito in tutte le librerie e store digitali il 24 Aprile. Più che una presentazione, quello che si è svolto è stato un raduno dove si è celebrato l’ultimo successo di un amico che si stima anche professionalmente, in quanto era palese l’affetto che lega lo scrittore romano alle sue lettrici napoletane che si sono ritrovate lì non solo per foto e firma copie.
Insieme a Diego Galdino è intervenuto l’autore Pasquito Catanzaro in qualità di relatore: “Diego ha una scrittura che si può definire accogliente, perché prende il lettore per mano e lo accompagna all’interno di questo spazio che è Bar Tiberi e racconta una storia che parla di sentimenti, ma non lo fa in maniera banale, perché talvolta anche in maniera un po’ ingenerosa quando si parla di libri sentimentali si immagina che il finale sia già scontato dall’inizio alla fine. Non è assolutamente così.”
Il libro “L’ultimo caffè della sera” è il seguito de “Il primo caffè del mattino” uscito nel 2013. Lo scrittore che nella vita di tutti i giorni lavora come barista, ha scritto questi due romanzi come un tributo alla sua città, al suo quartiere e al bar di suo padre – così come lui ama ancora definirlo – che l’ha visto nascere e a tutte le persone che ci hanno gravitato dentro: “Cerco sempre di scrivere un romanzo che abbia un inizio e una fine. Però in questi ultimi due anni mi sono capitate delle cose che mi hanno convinto a scrivere questo seguito. Tutte le cose che racconta il protagonista Massimo, sono tutte cose che hanno fatto parte della mia vita in tutti questi anni. Mai come in questo romanzo il protagonista è oggettivamente l’autore”.
Massimo è un uomo romantico, che crede nell’amore, e combatte per questo sentimento fino a ritrovarsi disintegrato. In questo secondo romanzo si porrà inevitabilmente davanti a delle domande. Perché la vita è fatta di cose brutte, ma anche di cose belle capaci di farci mettere in discussione tutto ciò in cui avevamo creduto. Non voglio parlare della parte femminile del romanzo perché voglio lasciare a voi il resto e capirete il perché solo leggendo. Quindi, se ancora non avete letto “Il primo caffè del mattino” vi consiglio di immergervi in questa lettura e subito dopo di perdervi fra le pagine de “L’ultimo caffè della sera” cui vi lascerò di seguito la sinossi (che ovviamente sconsiglio di leggere a chi ancora non ha letto il primo libro) perché Diego Galdino è uno scrittore che scrive vita vera, fa riflettere, e con le sue parole sa arrivare dritto al cuore del lettore. Sicuramente la prossima volta che andrò a Roma in qualità di turista passerò per il suo bar con la voglia di conoscere tutti i personaggi che in questo romanzo fra un aneddoto e un caffè ha reso eterni.
Vi lascio con il titolo di una canzone di Fabrizio De Andrè citata dall’autore durante la presentazione:
“Amore che vieni, amore che vai…”
“Il primo caffè del mattino” si conclude con una domanda a cui nessuno risponde. Una dichiarazione d’amore bellissima, che purtroppo non è bastata al povero Massimo, proprietario di un piccolo bar nel cuore di Trastevere, per convincere la ragazza francese di cui si è innamorato a restare a Roma con lui. Sono passati due anni da allora e nella vita di Massimo sono cambiate molte cose, così come nel bar Tiberi, dove però, tra addii e nuovi arrivi, l’atmosfera è rimasta quella di sempre, allegra e impertinente. Poi, un giorno, come in un déjà vu, al bar piomba un’incantevole ragazza dai grandi occhi blu. Si chiama Mina, viene da Verona e lavora in un noto negozio del centro. Tutto questo, però, Massimo ancora non lo sa, sa solo che la giovane è alla ricerca del famoso bar dove si prepara il caffè alla Nutella più buono del mondo. E a lui non resta che arrossire e annuire. Sarà il primo di tanti caffè. E, tra una romantica passeggiata romana e l’altra, l’amicizia tra i due si trasformerà presto in qualcosa di più. Ma, proprio quando le cose iniziano a funzionare, il passato torna a bussare, prepotente, alla porta. Per Massimo si prevedono giorni difficili. E dovrà fare una scelta. Una scelta di cuore, perché lui ne ha soltanto uno da donare.
Diego Galdino: (classe 1971) vive a Roma e ogni mattina si alza alle cinque per aprire il suo bar in centro, dove tutti i giorni saluta i clienti con i caffè più fantasiosi della città. Con Sperling & Kupfer ha pubblicato il suo romanzo d’esordio, Il primo caffè del mattino (di cui sono stati venduti anche i diritti cinematografi ci), Mi arrivi come da un sogno, Vorrei che l’amore avesse i tuoi occhi e Ti vedo per la prima volta. I suoi libri sono tradotti con successo in Spagna, Germania e Polonia.