
L’ottava edizione della mostra “il Senso del sacro”, si è aperta al Liceo
Artistico Statale in Largo Santi Apostoli alla presenza di numerosi degli
artisti partecipanti e degli studenti.
“Un appuntamento che di volta in volta ha visto crescere la nostra
consapevolezza di far parte di una comunità dinamica, che avverte il senso di
partecipazione alla vita cittadina ed ecclesiale e interviene con
responsabilità, offrendo alla cittadinanza un contributo che soltanto essa può
assicurare. La bellezza dell’arte è un potente impulso che eleva i nostri occhi
alla contemplazione delle realtà trascendenti, quelle che sole possono dare un
senso alla nostra vita”, ha commentato Monsignor Adolfo Russo, Direttore della
Pastorale della Cultura e Presidente della Fondazione fare Chiesa e Città che
promuove la mostra di arte contemporanea, intervenuto insieme al responsabile
cultura della Curia Mario Di Costanzo che si è soffermato sul tema della
speranza tratto decisivo di questa iniziativa che si inserisce nel percorso
giubilare. È infatti Camminiamo insieme nella speranza il suggestivo sottotitolo
della esposizione dei circa 60 artisti ed anche alcuni alunni del liceo
artistico scelti dopo una ampia selezione.
La mostra è aperta al pubblico dal lunedì al venerdì fino al 12 ottobre, con il
contributo della Regione Campania, il patrocinio del Comune di Napoli e la
disponibilità del Liceo Artistico e della dirigente scolastico professoressa
Simona Sessa.
“Quest’anno la Chiesa ci invita a vivere insieme il Giubileo e Papa Francesco ci
ha indicato nella speranza la meta e l’approdo felice del nostro peregrinare.
Anche noi a Napoli vogliamo dare a questa iniziativa il valore di un’esperienza
condivisa, di un cammino artistico e spirituale, di un ritrovarsi insieme con il
Signore della nostra vita. E, consapevoli che la bellezza è via privilegiata
della speranza, parteciperemo alla mostra di settembre con opere che rievochino
le sue grandi valenze… per ogni vita scartata e svilita, nel disabile
umiliato, nell’emigrato calpestato dai nostri pregiudizi, in ogni disperata
solitudine… È di quest’arte che abbiamo bisogno: di quella bellezza che salva
dall’angoscia, di quella comunione che riscatta dalla solitudine, di quella
tenerezza che ci ricorda l’abbraccio di nostra madre. Abbiamo bisogno di arte
vera, che ci redima dalla tirannide del denaro e dell’egoismo, che esprima la
nostra angoscia di fronte alla morte e la nostra sete di Vita, di un’arte che
torni ad essere barlume di speranza, linguaggio di Dio”, ha concluso monsignor
Adolfo Russo.