Tu sei qui
Home > Campania > LA COPPA AMERICA A NAPOLI: TRA BUSINNES E BRADISISMO, PRIMA GLI AFFARI E POI LA SICUREZZA?

LA COPPA AMERICA A NAPOLI: TRA BUSINNES E BRADISISMO, PRIMA GLI AFFARI E POI LA SICUREZZA?

Sarà Napoli a ospitare le finali della 38° edizione dell’America’s Cup. la competizione sportiva più antica del mondo. Il capoluogo partenopeo ha battuto la concorrenza di Gedda e Atene. Si tratta di un risultato per cui bisogna sicuramente fare i complimenti al governo italiano.

Tuttavia la scelta alimenta più di un dubbio nei cittadini dell’area flegrea e in quelli di Napoli tra Bagnoli e Posillipo che, ormai da oltre un anno, stanno vivendo l’incubo del bradisismo.

Stando alle dichiarazioni entusiastiche del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, del Ministro dello Sport e dei Giovani Abodi e del Ministro dell’economia Giorgetti la scelta di Napoli per la 38° America’s Cup favorirà l’accelerazione della bonifica di Bagnoli dove è prevista la costruzione delle basi che ospiteranno i Team velistici.

Chi ha buona memoria ricorderà le parole di poco più di un anno fa del Ministro della Protezione Civile Nello Musumeci a seguito dell’acuirsi della crisi bradisismica con sgomberi di abitazioni e proteste dei cittadini preoccupati per quanto stava avvenendo: “Chi ha scelto di vivere lì sapeva che era un’area difficile, che presenta i rischi. Ce ne ricordiamo solo quando la terra trema e questo è un grande limite.[…]

Parole cui lo stesso Ministro, un paio di mesi dopo, pose una pezza: “Colpe non dei cittadini, ma delle classi politiche del passato.”

Lo stesso Ministro Musumeci il 13 maggio scorso, a seguito di una scossa di 4.4 che fece tremare i campi flegrei e la zona occidentale di Napoli aveva affermato di stare valutando la possibilità di dichiarare lo stato di emergenza per i campi flegrei. Ricredendosi alcuni giorni dopo: “Si procede senza ricorrere al regime di emergenza”

Analizzare la cronologia delle dichiarazioni del Ministro è interessante: Il 13 maggio, giorno della scossa di 4.4, Musumeci si dice pronto a dichiarare lo stato di emergenza per i campi flegrei; il 16 maggio, esattamente tre giorni dopo, fa un clamoroso dietro front.

Il 15 maggio il Ministro Musumeci in un’intervista a Rai News 24, come riporta Cronaca Flegrea,  spiega che uno dei motivi per cui finora non è stato dichiarato lo stato di emergenza nei campi flegrei è dovuto anche ad alcune lettere giunte dal territorio in cui si invitano le istituzioni nazionali ad abbassare i toni sulla crisi bradisismica per non mettere a rischio la stagione estiva. Chi siano i mittenti di queste presunte missive, però, il Ministro non lo dice lasciando libero sfogo alla fantasia dell’opinione pubblica.

Ritornando ad analizzare la cronologia delle dichiarazioni del Ministro, il 15 maggio è il giorno in cui si sa che sarà Napoli lo scenario per la 38° edizione della Coppa America. Una notizia che sicuramente impone una revisione globale dei piani del governo rispetto alla gestione del bradisismo in quanto proprio a Bagnoli, una delle aree particolarmente colpite dal bradisismo, spesso epicentro a mare dei terremoti, si costruiranno le basi per i Team velistici.

Dichiarare lo stato di emergenza e poi ospitare gli equipaggi in un’area particolarmente soggetta al rischio vulcanico sarebbe un ulteriore controsenso governativo visto che, nonostante Pozzuoli sia da sempre un’area ad alto rischio sismico, lo Stato in passato vi ha costruito, tra l’altro, l’accademia aeronautica.

Se il Ministro Musumeci vuole allontanare ogni dubbio dall’opinione pubblica che la mancata dichiarazione dello stato di emergenza non è conseguente alla scelta di Napoli per la 38° edizione dell’America’s Cup, sarebbe il caso svelasse da chi abbia avuto pressioni perché ciò non avvenisse per non mettere a rischio nell’area flegrea la stagione estiva ormai alle porte.

Si rende conto il Ministro che, così facendo, si mette a rischio la sicurezza delle persone?

Avatar photo
Vincenzo Giarritiello
Nato a Napoli, ma da oltre vent’anni residente a Pozzuoli, Vincenzo Giarritiello alterna all’attività di scrittore quella di giornalista per passione. Nel 1997 ha pubblicato “L’ultima notte e altri racconti” e nel 1999 “La scelta”. Nel 2017 ha ristampato “La scelta” e nel 2018 ha pubblicato il romanzo breve “Signature rerum” ambientato nei Campi Flegrei. Nel 2019 ha stampato “Le mie ragazze rom scrivono” e “Raggiolo uno scorsio di paradiso in terra”. Nel 2020 ha editato la raccolta di racconti “L’uomo che realizzava i sogni”. Ha pubblicato con le Edizioni Helicon il romanzo “Il ragazzo che danzò con il mare”. Ha collaborato con le riviste online “Giornalewolf.it” e “Comunicare Senza Frontiere”; con quelle cartacee “Memo”, “Il Bollettino Flegreo”, “Napoli Più”, “La Torre”. Fino al 2008 ha coordinato laboratori di scrittura creativa per ragazzi a Pozzuoli e all’Istituto Penitenziario Minorile di Nisida. Attualmente collabora con l’associazione culturale Lux in Fabula con cui ha ideato la manifestazione “Quattro chiacchiere con l’autore”. Nel 2005 ha attivato il blog “La Voce di Kayfa” e nel 2017 “La Voce di Kayfa 2.0”. Dal 2019 è attivo il suo sito www.vincenzogiarritiello.it
http://www.vincenzogiarritiello.it

Articoli Simili

Lascia un commento

Top Menu
Translate »
error: Il contenuto del sito è protetto