15.000 a.C. In un territorio che si estende dalla sponda orientale del Mar Mediterraneo all’Iran (escluso la Penisola Arabica e l’Iran), alcuni gruppi umani affermano nuovi modi e tecniche di produzione del cibo e dei tessuti trasformandosi da cacciatori-raccoglitori in popolazioni stanziali. In questa epoca l’umanità vive la seconda grande rivoluzione dopo la scoperta del fuoco che le consentirà il successivo e fondamentale passo evolutivo, la scoperta dell’agricoltura, definito dall’archeologo australiano Vere Gordon Childe “La rivoluzione agricola”. Questa fase, detta protostoria, prelude ad un uso sistematico di segni grafici per la registrazione amministrativa di dati numerici, uso che progressivamente porterà all’invenzione” della scrittura.
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