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Il Tempio – Duomo di Pozzuoli | Virtual Tour dei Campi Flegrei

Ecclesia Mater così sono chiamate le cattedrali, cuore liturgico e spirituale delle città. Pozzuoli è rimasta senza la sua Maior Ecclesia Putheolana per 50 anni, dal 1964 al 2014.

La visita alla Cattedrale

Per questa visita è stato molto importante contare sul contributo e sull’amicizia di don Roberto Della Rocca, studioso e grande conoscitore del patrimonio culturale flegreo.

La dualità della Sacra Fabbrica

La Cattedrale consacrata a San Procolo Martire e a San Gennaro è il principale luogo di culto cattolico della Diocesi di Pozzuoli.

Nel Tempio-Duomo è evidente la dualità, quella del Tempio augusteo e quella della cattedrale seicentesca, che non seguono una stratificazione ma una convivenza temporale.

Il Tempio-Capitolium di Puteoli

In questo luogo, dopo la deduzione a colonia di Puteoli nel 194 a.C., dominava un tempio in tufo, il Capitolium.

Tra il  27 a. C. e il 14 d. C., il monumento subì la radicale trasformazione in imponente tempio in marmo lunense dedicato ad Augusto realizzata a spese di Lucio Calpurnio che volle omaggiare l’imperatore divinizzato, seguendo l’uso orientale.

 “Uno dei più corretti esempi di classicismo augusteo”, ieri e oggi.

Dalla pianta rettangolare, con orientamento nord-sud, posto su un alto podio, come i templi di tradizione etrusco-italica, era caratterizzato da cella quadrata e dal pronao esastilo di ordine corinzio con nove colonne sui lati lunghi.

A destra e a sinistra della porta in vetro restano gli svettanti fusti scanalati del pronao coronati da capitelli con foglie d’acanto sullo stile del secondo triumvirato romano.

La datazione del tempio in età augustea è confermata dal nome dell’architetto Lucio Cocceio Aucto, menzionato nell’iscrizione sulla parete nord della cella (oggi al Museo Archeologico dei Campi Flegrei, in attesa di essere ricollocata).

Il liberto Cocceio era l’ingegnere di Agrippa, autore, tra l’altro, di altre importanti opere volute da Augusto quali la Crypta Neapolitana e la galleria che va dall’Averno a Cuma. Per l’archeologo Castagnoli questo tempio è “uno dei più corretti esempi di classicismo augusteo”.

Dalla basilica cristiana all’epoca barocca

Riutilizzato dal V sec. d. C. come Basilica cristiana, rimase visibile fino al 1643 quando la diocesi fu guidata dal vescovo Martin De León y Càrdenas che coinvolse nel progetto della costruzione della nuova Cattedrale i migliori artisti del tempo dal progettista Bartolomeo Picchiatti a Cosimo Fanzago, dai pittori Artemisia Gentileschi a Massimo Stanzione.

Nessuno era a conoscenza del fatto che il vescovo Càrdenas avesse salvato il tempio facendolo inglobare nelle mura laterali della nuova Cattedrale seicentesca. Questa scoperta fu fatta nella triste notte tra il 16 e il 17 maggio del 1964, quando un violento incendio divampato dall’altissimo tetto distrusse la navata centrale della chiesa e ne calcinò anche i muri.

Dalla sobria età augustea al fasto barocco

Convivono fianco a fianco l’imponenza del marmo bianco del Tempio romano e il prezioso della cattedrale seicentesca  

Le importanti tele e gli affreschi della Cattedrale

Nel presbiterio siamo avvolti da tredici tele della quadreria seicentesca, tra cui l’importantissimo trittico di Artemisia Gentileschi e di Giovanni Lanfranco.

Entriamo nella porta alla destra dell’altare, siamo nella Sala Capitolare e senza parole ammiriamo sulle pareti e sul soffitto lunettato gli affreschi policromi raffiguranti i vescovi di Pozzuoli. A destra dell’altare ammiriamo la bella Cappella fanzaghiana del SS. Sacramento coperta da un’alta cupola centrale affrescata all’interno e rivestita da maioliche all’esterno.

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Anna Russolillo
Napoletana, architetto specializzata in restauro dei monumenti alla Federico II di Napoli. Giornalista, collabora con il quotidiano “Il Roma”. Archeo e Archeologia Viva. Consulente della Regione Siciliana, Parco Archeologico di Himera, Solunto e Iato. Già consulente della Regione Campania, della Soprintendenza Architettonica di Napoli e della Diocesi di Pozzuoli. Ha master e attestati in archeologia e in archeologia subacquea. Già docente di scavo archeologico, rilievo archeologico e aerofotogrammetria. Subacquea con all’attivo numerosi master in archeologia subacquea. E’ fondatore e presidente dell' associazione Villaggio Letterario. Da sempre coinvolta per studio, per lavoro e per passione nel mondo del turismo, dell'arte e dell’archeologia, ama ideare, organizzare, coordinare e realizzare progetti ed eventi culturali, sociali, scientifici e turistici. La Campania e la Sicilia sono le sue due patrie. Questi i suoi siti: www.annarussolillo.it - www.villaggioletterario.it - www.marefest.it - www.trofeomaiorca.it - www.librofest.it - www.roccocoofest.it - www.nolimitswinediving.it
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