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Cartolina dai Campi Flegrei. L’immagine che manca |#animaefoto_GRAFIA

Stiamo vivendo un periodo strano, è l’era del covid-19 e la maggior parte di noi vive e lavora in casa, passiamo le giornate tra un telegiornale e uno spuntino guardando dalla finestra, ma c’è  anche un’altra cosa che ci accomuna, perché in questi giorni più che mai, guardiamo tutti al mondo di fuori affacciandoci dalla stessa finestra. Gli schermi dei nostri pc o telefoni sono diventati per l’appunto i principali “lucernai immaginari” della nostra casa. 


Una delle mie curiosità, tra queste ricerche contro la claustrofobia è sicuramente rivolta al mondo della pubblicità e della fotografia; esistono siti web dove i fotografi possono vendere le loro immagini, creando  quindi archivi sconfinati di immagini di altissima qualità, permettendo ai visitatori di cercare per parole chiave praticamente qualsiasi cosa.  Di questo tipo di siti ne esistono diversi, troviamo ad esempio Getty Images, Shutter-stock oppure

Adobe -Stock. Per praticità prendiamo l’ultimo catalogo e guardiamo quali sono le immagini che descrivono il nostro territorio, andiamo a curiosare su quello che, chi ci cerca vedrebbe. Quali sono i luoghi simboli che ci mostrano cercando la parola chiave “campi flegrei”.

Prendiamo solo i primi 10 risultati come campione, il risultato è che la prima immagine che ci compare è quella di un tramonto sul lago d’averno, con il sole che scalda il tempio di Apollo, poi un dettaglio dei fumi della solfatara, una veduta dal satellite abbastanza sterile e un’immagine di una colorata veduta di Pozzuoli, ritornano poi la solfatara, una foto del Rione Terra, una spiaggia e una veduta dal museo dei campi flegrei.  Tutto sommato ancora curioso, ho voluto quindi indirizzare la ricerca su qualcosa di meno commerciale e per certi versi più “meritocratico” come l’indicizzazione di Google immagini, usando come chiave di ricerca: “campi flegrei luoghi”. 

Escludendo le foto satellitari e le vedute aeree, troviamo l’anfiteatro Flavio, il parco archeologico sommerso, la casina vanvitelliana, il tempio di serapide e la piscina Mirabilis.

Premesso che un archivio fotografico non può restituire una visione completa della realtà e dell’identità di un luogo, rimane però un indice abbastanza concreto per capire quale è la percezione della nostra terra e quali sono i nostri simboli. Inutile dire quanto siano importanti le fotografie per comunicare velocemente ed efficacemente un qualsiasi messaggio o emozione. Cercarsi, in questa ottica, vuole intendersi come uno strumento di consapevolezza. E’ lecito quindi, chiedersi se manchi qualcosa tra i simboli della nostra terra, e soprattutto, il perché manchi.

La mia idea comunque è che non bisogna mai smettere di fotografare quello che ci circonda, viviamo un territorio favoloso da ogni punto di vista;  la fotografia  va vista e vissuta in quest’ottica ma non solo come divulgazione, ma anche come scoperta personale.

Quindi si, ad aprire gli occhi delle persone vicino a noi ma anche e soprattutto  i nostri ad un mondo fatto di bellezza. 

Perché di questa, c’è sempre bisogno e potresti essere tu l’autore della foto che manca.


Davide Rizzo – appassionato di fotografia che ne ha fatto il suo lavoro
Socio Anima e Foto


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Anima e Foto
“Anima e Foto” è un'associazione culturale con sede a Pozzuoli. La sua mission è “vivere” la fotografia a 360°, partendo da Pozzuoli e ovunque essa porti, creando sinergie, progetti, valorizzando la sua terra. Numerose le iniziative realizzate, tra cui #PozzuoliRestaAcasa, tantissime uscite fotografiche e corsi di fotografia. L'associazione è un circolo affiliato alla FIAF. www.animaefotoassociazione.it Per info e contatti: info@animaefotoassociazione.it
http://www.animaefotoassociazione.it

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