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Napoli saluta Luciano De Crescenzo

L’amico Arbore:” Avevi ragione, siamo angeli con un’ala sola e dobbiamo volare abbracciati”

Giovedì 18 Luglio 2019 è una data triste per il mondo della cultura italiana: si spegne all’età di 90 anni ‘O professore Luciano De Crescenzo. Ad un solo giorno di distanza dalla morte dell’altro grande magister Andrea Camilleri, ci lascia un grande attore, regista, filosofo contemporaneo che ha fin dai primi tempi della sua carriera portato in auge lo spirito napoletano in modo esemplare ed intelligente.

Ieri 19 Luglio è stata aperta la camera ardente in Campidoglio, mentre in data odierna ha avuto luogo la Cerimonia Funebre nella sua amatissima città natale. La Basilica di Santa Chiara in Via Benedetto Croce a Napoli ha infatti accolto centinaia di visitatori accorsi per un ultimo saluto al grande Luciano De Crescenzo.

Ricordato da tutti i napoletani ivi presenti come un “umile” maestro interprete dei suoi tempi, o’ professore lascia un vuoto incolmabile nel cuore e nella mente di chi ha saputo coglierne lo spessore. Spessore che egli propinava con grande semplicità ed intelligenza al tempo stesso,riuscendo a toccare i temi più alti con incredibile ironia e sagace sarcasmo.

Nato nel cuore di Napoli, il quartiere San Ferdinando, Luciano De Crescenzo si distingue fin da subito per il suo acume, conseguendo la laurea col massimo dei voti presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II in ingegneria idraulica . Fu allievo di Renato Caccioppoli,celebre matematico napoletano, che lo convinse a studiare ingegneria elettronica, segno di essere all’avanguardia rispetto ai tempi. In un’intervista Renzo Arobore riportava quanta dimestichezza avesse De Crescenzo per i computer e per la tecnologia. Da buon” uomo d’amore” però nel 1976, dopo  avere esercitato per 20 anni circa la professione di ingegnere, sceglie di perseguire la sua vocazione di “filosofo divulgatore”. Tra il 1976 e il 1977, sotto la guida di Maurizio Costanzo, che ne cura la presentazione, pubblica la sua prima opera “Così parlò Bellavista”che alla soglia delle 600.000 copie vendute e in traduzione anche in lingua giapponese, diviene un vero e proprio “caso letterario”. De Crescenzo divenne un autore di successo internazionale pubblicando in totale 50 libri vendendo 18 milioni di copie nel mondo: le sue opere sono state tradotte in 19 lingue in 25 paesi.

Dai più è sicuramente ricordato per la sua produzione cinematografica di Così Parlò Bellavista(1984), il Mistero di Bellavista(1985), 32 Dicembre(1988). Celebri le sue lezioni ai condomini ai quali, mediante esempi di ordinaria quotidianità, dispensava alti consigli carichi di sentimento e saggezza al tempo stesso.

“Gli uomini si dividono in uomini d’amore ed uomini di libertà rispetto a se preferiscono vivere abbracciati l’uno con l’altro oppure preferiscono vivere da soli per non essere scocciati. Esistono poi popoli d’amore e popoli di libertà”.

Un avanguardista De Crescenzo , abilissimo nell’abbinare il tipico“pathos” napoletano all’aulica saggezza di chi con grande sensibilità penetra la superficie delle cose.

“Il fine della vita è il piacere, ma non il piacere dei dissoluti e dei gaudenti, come credono alcuni ignoranti che non ci vogliono capire, bensì il non soffrire, per quanto riguarda il corpo, e il non turbarsi per quanto riguarda l’anima.”

Quest’oggi un ultimo saluto all’uomo d’amore che ci ha regalato l’eternità in piccoli attimi.

“Il tempo è un’emozione ed è una grandezza bidimensionale, nel senso che lo puoi vivere in due dimensioni diverse: in lunghezza ed in larghezza. Se lo vivete in modo monotono ,sempre uguale dopo 60 anni avete 60 anni. Se invece lo vivi in larghezza con alti e bassi, innamorandoti e facendo pure qualche sciocchezza allora avrai 30 anni. Il guaio è che gli uomini studiano come allungare la vita, quando invece bisognerebbe allargarla”

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Martina Bruna Chiaiese
Nata a Napoli nel 1994. Fin da bambina è sensibile al mondo della cultura e della scrittura. Ha frequentato il Liceo Classico Antonio Genovesi grazie al quale matura un grande interesse per la lingua e la letteratura italiana e inglese. Si iscrive all’Università degli Studi di Napoli L’Orientale e nel 2017 consegue la laurea in Lingue, Lettere e Culture Comparate nelle lingue inglese e cinese. Attualmente frequenta il corso di Laurea Magistrale in Lingue e Civiltà Orientali approfondendo lo studio della lingua, la storia, l’archeologia e la letteratura cinese. In ambito giornalistico si occupa della coordinazione del quotidiano on-line L’Osservatorio Flegreo ed è direttore della testata QuiCampiFlegrei. La sua passione è lo sport.

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