
Quindici studenti universitari de L’Orientale, della Federico II e dell’Università del Molise stanno effettuando rilievi e scavi nel complesso termale Romano della prima metà del II secolo d.C..
A pochi passi dallo stadio San Paolo, su via Terracina – l’antica strada che collegava Neapolis con Puteoli – si trova il sito archeologico rinvenuto durante i lavori per la realizzazione della Mostra d’Oltremare (tra il 1939 e il 1940); un esempio dell’architettura termale del periodo imperiale. All’interno del sito è conservato un tratto della deviazione dalla strada principale di cui – alcuni metri – sono stati rinvenuti anche all’interno della Mostra d’Oltremare e della Facoltà di Ingegneria. In ottimo stato di conservazione è il mosaico a tema marino nel grande ambiente centrale; dall’osservazione delle latrine e dell’impianto di riscaldamento termale è possibile comprendere il loro meccanismo di funzionamento.
La campagna universitaria ha l’obiettivo di rilievo e la schedatura del complesso e prevede alcuni saggi di scavo. I lavori sono svolti in convenzione con la Soprintendenza ai Beni Archeologici, Belle Arti e Paesaggio del comune di Napoli e sono coordinati dai professori Marco Giglio de L’Orientale e Gianluca Soricelli dell’Università degli Studi del Molise.
La prima parte della campagna di rilievo è stata effettuata dal 18 al 22 giugno, la seconda parte, iniziata il 2 luglio, terminerà il 13 dello stesso mese.
Il complesso Termale Romano di via Terracina è affidato al Gruppo Archeologico Napoletano. I volontari del Gan garantiscono l’apertura nel primo fine settimana del mese. Contatto telefonico: 081 5529002. Da due anni l’area archeologica è stata adottata dall’Istituto Vittorio Emanuele II; gli alunni, nel mese di maggio, fanno da guida ai visitatori.
Intervista al professor Gianluca Soricelli
Intervista al professor Marco Giglio
Intervista agli studenti
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