Il 15 Aprile di 51 anni fa moriva Antonio De Curtis, in arte Totò. Un personaggio originale nella sua attività professionale, una personalità eccelsa anche nel privato. Una maschera comica dietro la quale si trincerava un animo nobile, ma perdutamente angosciato. Egli che spronava le persone a rallegrarsi comprendeva troppo bene le sofferenze della vita che sdrammatizzava, ma approfondiva al tempo stesso. La comicità di situazione si intrecciava a quella linguistica in un connubio esaltato dalla sua grande capacità di improvvisazione. Della napoletaneità ci ha raccontato i pregi, i difetti, i pregiudizi rendendo la sua cultura autoctona universale mediante la profondità della sua arte.Di tempo ne è trascorso, ma ancora infinite sono le celebrazioni in memoria di un personaggio ineguagliabile, così sublime da non essere apprezzato fino in fondo dalla sua epoca, colpevole di essere troppo giovane per accogliere tra le sue braccia l’illustre signore Antonio De Curtis.