"Sibylla dicitur omnis puella cuius pectus numen recipit". Si chiama Sibilla ogni fanciulla che accoglie la potenza divina nel suo petto. (Servio Honoratus, ad Aeneidos, III 445 ca D.C.). Le Sibille erano vergini, pensate a volte come giovinette e a volte come vecchie incartapecorite, che, quando erano ispirate, quasi possedute, da Apollo