
Una notte destinata a entrare nella leggenda: il concerto di Geolier ieri sera all’Ippodromo di Agnano ha letteralmente infiammato la città, confermando ancora una volta il talento e il carisma di quello che ormai tutti chiamano semplicemente il Fenomeno. Un artista che, partito dal cuore della scena urbana napoletana, ha saputo conquistare migliaia di fan in tutta Italia, trasformando ogni sua esibizione in un evento epocale.
Sin dalle prime ore del pomeriggio, una folla immensa ha iniziato a radunarsi ai cancelli di Agnano. I più giovani, molti con magliette personalizzate, striscioni e cori improvvisati, si sono accampati già dal mattino per conquistare le prime file. Alle 21:00 l’esplosione: luci, suoni, fuochi d’artificio e lui, Geolier, che appare sul palco con la sua solita energia esplosiva e uno stile che mescola radici e modernità, tra trap, melodia napoletana e rime cariche di passione.
Una scaletta perfetta, dal brano manifesto “Core ‘e libertà” fino alla struggente “Nun me lassà”, passando per le hit da milioni di stream come “Vera Pelle” e “Napoli Addosso”. Il pubblico, in delirio, ha cantato ogni parola a squarciagola, in un’unione perfetta tra artista e fan. Ma l’emozione non finisce qui. Perché oggi, già dalle 14:00, migliaia di persone si sono collegate in massa alle piattaforme ufficiali per acquistare il biglietto del concerto evento dell’anno prossimo allo Stadio Diego Armando Maradona (ex San Paolo). Un vero e proprio assalto digitale che ha mandato in tilt il sistema per alcuni minuti, segno evidente dell’attesa spasmodica per quello che si preannuncia come il live più grande della carriera di Geolier.
E il risultato è stato storico: in appena quindici minuti sono stati venduti tutti i 60.000 posti disponibili. Sold out immediato, record assoluto per un artista napoletano. Un traguardo che certifica in modo inequivocabile la grandezza del Fenomeno Geolier e l’amore sconfinato del suo pubblico. “Non potevo mancare ieri, ma allo stadio sarà ancora più leggendario. Ho già preso le ferie per luglio prossimo!”, racconta Antonio, 22 anni, studente di economia. “Lui non è solo un cantante, è un simbolo per noi giovani, per chi sogna, per chi non si arrende.”
Il team dell’artista ha fatto sapere che per il live 2026 è previsto un palco a 360 gradi, effetti visivi mai visti prima e diverse collaborazioni a sorpresa. Geolier, dal canto suo, ha promesso: “Quello del San Paolo sarà il concerto della mia vita. Napoli merita il meglio.”E Napoli, a giudicare da ieri sera e dalla corsa al biglietto di oggi, è più che pronta a rispondere con un amore immenso. Geolier non è più solo un nome: è un movimento, una voce generazionale, un simbolo di riscatto e appartenenza. E il meglio, senza dubbio, deve ancora venire.
Mario Ciotola