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A Pozzuoli, buona la prima! “Necropolis. Archeologia funeraria e Cinema” tra storia formazione e gastronomia

Giovedì 5 giugno la Necropoli Tardo antica paleocristiana di San Vito (Villa Elvira) a Pozzuoli ha ospitato la prima rassegna di “Necropolis. Archeologia funeraria e Cinema” dedicata alle Necropoli e al Cinema che ha unito l’archeologia, la storia, la cinematografia, la formazione e la gastronomia.

La giornata è iniziata con un convegno dedicato alle antiche Necropoli romane e al legame con il cinema seguito da un’esperienza gastronomica unica: il “Cuonzolo” preparato dal Blamangieri di Arco Felice e dallo Chef Gennaro Scala di Villa Elvira.

All’incontro sono intervenuti Vincenzo Cirillo, consigliere della Città Metropolitana di Napoli, Filippo Monaco, vice Sindaco di Pozzuoli, Raffaella De Vivo, assessore alla Cultura del Comune di Quarto, Michele Assante Del Leccese sceneggiatore e consigliere con delega alla Cultura del Comune di Procida, Anna Abbate vicepresidente di Lunaria A2 Onlus che cura il servizio educativo del sito archeologico della Necropoli Paleocristiana, Raffaella Iovine, presidente Gruppo archeologico dei Campi Flegrei, Gennaro Maione, giornalista cinematografico e Gea Palumbo, presidente Accademia dei Campi Flegrei. A moderare è stato il giornalista Gianni Ambrosino.

La rassegna ideata dall’architetto Anna Russolillo si propone di sensibilizzare, partendo dai giovani, sull’importanza della conservazione del patrimonio culturale attraverso la proiezione di documentari e film.

Dopo il convegno e la pausa del “Cuonzolo” gli studenti della III B dell’Isis Montalcini di Quarto hanno guidato i numerosi intervenuti in un viaggio nel tempo nella Puteoli del II-VI secolo. Hanno fatto ammirare i vari mausolei, gli affreschi con colori ancora vivi e hanno spiegato i numerosi simboli e le monete che richiamano l’epoca paleocristiana. Nell’ipogeo di Villa Elvira una tappa particolare è stata la tomba “del Buon Pastore”, una delle rarissime testimonianze dell’esistenza di un’antichissima comunità cristiana a Pozzuoli. Il cui nome è dovuto al motivo pittorico che raffigura un giovane imberbe o meglio un pastore con un abito bianco con due strisce rosse laterali e calzari di pelliccia, affiancato da due pecore e con un’altra sulle spalle, con in mano un cestino di formaggio, uno dei primi simboli del cristianesimo.

La Necropoli venuta alla luce con scavi dal 2006 con fondi privati e sotto l’alta supervisione della Soprintendenza Archeologica definita dal prof. Fabrizio Bisogni “la seconda Necropoli Paleocristiana del Meridione dopo quella ci Cimitile” è ancora oggi in fasi di ricerche e di studio.

La rassegna che vede come protagoniste le antiche città dei morti luoghi ricchi di significati simbolici, storici e culturali e il cinema con scenari carichi di mistero e fascino o anche di paura, esplorazione, o riflessione esistenziale avrà come seconda tappa la Necropoli soluntina di Santa Flavia del Parco Archeologico di Himera Solunto e Iato della Regione Siciliana per poi ritornare nei Campi Flegrei nel 2026.

Per l’architetto Anna Russolillo «questa prima rassegna è la strada per un progetto di più ampio respiro: iniziare a creare una “Via delle Necropoli dall’età arcaica a quella classica”, un vero e proprio itinerario culturale italiano e forse europeo”.

La manifestazione promossa da Lunaria Onlus A2 sostenuta dal Blamangieri di Arco Felice e da Villa Elvira è patrocinata dalla Città Metropolitana di Napoli, dal Comune di Pozzuoli, dal Gruppo archeologico dei Campi Flegrei, dall’Accademia dei Campi Flegrei, da Villaggio Letterario e dal Gruppo archeologico kyme.

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Redazione
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