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A Vivara il 3 maggio si inaugura la prima mostra dell’isola: “L’Oro Nero del Mediterraneo. L’ossidiana nella preistoria”

Nella Riserva Naturale di Vivara, Riserva dello Stato di proprietà della famiglia Diana, sarà inaugurata sabato 3 maggio alle ore 10.00 la prima mostra nella storia dell’isola dal titolo “L’Oro Nero del Mediterraneo. L’ossidiana nella preistoria”.

L’isola di Vivara. Si ringrazia Vittorio Sciosia per le foto di Vivara

La mostra allestita nell’Antico Frantoio di Vivara è promossa dall’associazione Lunaria Onlus A2.

Ideata da Franco Foresta Martin e Anna Russolillo è stata organizzata in collaborazione con Francesca Diana, Anna Abbate e Sonia Gervasio.

A tagliare il nastro dell’Oro nero saranno il sindaco di Procida Raimondo Ambrosino, la proprietaria di Vivara Francesca Diana, l’assessore alla cultura di Procida Michele Assante del Leccese, il responsabile della Riserva Naturale di Vivara Nicola Scotto di Carlo, il direttore del Parco archeologico di Himera Solunto e Iato della Regione Siciliana Domenico Targia, e la presidente di Lunaria A2 Federica Russolillo.

Fra le tante tappe dell’Oro nero, questa di Vivara ha un valore particolare perché ha segnato l’incontro fra il progetto culturale itinerante e una recente scoperta sull’uso preistorico delle ossidiane della Breccia Museo di Procida rinvenute nei villaggi dell’età del Bronzo di Vivara fatta da un numeroso gruppo di archeologi diretti dal prof. Massimiliano Marazzi.

Ma cosa c’entra l’ossidiana usata nella produzione della strumentazione litica in età Neolitica ed Eneolitica con l’età del Bronzo?

Anche se in fase di declino, va considerato che l’uso dell’ossidiana si è protratto anche in epoche successive, come dimostrato dai manufatti rinvenuti nell’insediamento del Bronzo Medio di Vivara Punta d’Alaca dove sono stati rinvenuti manufatti di ossidiana su lama rappresentati sia da pezzi accuratamente ritoccati, come raschiatoi circolari e a muso, che da lamelle prive di ritocco esposti nel Museo Civico “Sebastiano Tusa” di Procida.

Per l’assessore alla cultura Michele Assante del Leccese questa mostra «è un evento unico: per la prima volta una mostra viene allestita e presentata sull’isolotto di Vivara. Una mostra nel segno dell’Ossidiana protagonista nei secoli della storia dell’Umanità. Naturalmente come Comune di Procida siamo felicissimi di questa apertura al pubblico nell’ottica di una visibilità sempre maggiore di Vivara, sorella minore di Procida».

Reale Osservatorio Vesuviano di Ercolano (INGV). Qui Franco Foresta Martin con i ragazzi della Pergolesi di Pozzuoli coordinati dalla docente Maria Rosaria Russo. Tappa della mostra 2024

La mostra “L’Oro nero del Mediterraneo. L’ossidiana nella preistoria” comprende una dozzina di pannelli che spiegano in forma divulgativa e con testi brevi che cos’è l’ossidiana (vetro naturale di origine vulcanica), com’era lavorata per trarne strumenti da taglio nel corso della Preistoria, prima dell’avvento dei metalli, quali i principali giacimenti utilizzati, e come viene studiata oggi, al fine di ricostruire gli scambi di cultura materiale fra le antiche popolazioni. La realizzazione dei pannelli è opera di Franco Foresta Martin, geologo e ricercatore associato dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, e di Anna Russolillo, architetto specializzato in restauro dei monumenti e giornalista-divulgatrice scientifica. I pannelli sono affiancati da una piccola esposizione di reperti di geologici provenienti dai giacimenti del Mediterraneo.

La mostra, giunta alla settima tappa, è partita dal Museo Archeologico Salinas di Palermo, poi è stata ospitata presso il Museo archeologico dei Campi Flegrei di Baia, il Museo “S. Tusa” di Procida, il Museo di Scienze della Terra di Ustica, la Necropoli tardoantica paleocristiana di San Vito a Pozzuoli e il Museo del Reale Osservatorio Vesuviano di Ercolano.

La mostra dopo la tappa di Vivara ripartirà a giugno per la Sicilia per essere ospitata nel Parco archeologico di Himera Solunto e Iato nel sito del Villaggio della Media età del Bronzo dei Faraglioni di Ustica.

Catalogo L’Oro nero del Mediterraneo. L’Ossidiana nella preistoria (coedizione Villaggio Letterario-Museo Tusa, 2024)

Nell’occasione sarà presentato il catalogo “L’oro nero del Mediterraneo. L’ossidiana nella preistoria” (Coedizione Villaggio Letterario – Museo Civico Sebastiano Tusa di Procida, 2024) a cura di curatori Franco Foresta Martin e Nicola Scotto di Carlo che saranno presenti all’inaugurazione.

L’evento rientra nell’ambito della IV rassegna di “Vivere nel Vulcano”, ideata da Anna Russolillo e Franco Foresta Martin e curata con Valerio Agnesi, Pietro Aucelli, Sandro de Vita, Michele Sisto, Anna Abbate, Sonia Gervasio, Federica Russolillo e Francesco Celli.

L’evento che rientra nell’ambito della IV rassegna di “Vivere nel Vulcano” ideata da Anna Russolillo e Franco Foresta Martin è patrocinato dalla Regione Campania, dalla Riserva Naturale di Vivara, dalla famiglia Diana, dal Comune di Procida, dal Parco archeologico di Himera Solunto e Iato della Regione Siciliana, dall’istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, dai Comuni flegrei,  da Villaggio Letterario, Gruppo archeologico Kyme, dall’Accademia dei Campi Flegrei, dall’Associazione italiana di Vulcanologia, da Vela Latina, dalle Rotte del Mediterraneo nell’età del Bronzo, da EduCampania.

Il punto di incontro per la visita guidata gratuita e l’inaugurazione della mostra è fissato alle ore 10.00 presso l’ingresso del ponte di Vivara. È indispensabile la prenotazione da inviare alla: associazionelunariaa2@gmail.com. Ingresso contingentato.

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