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Napoli: Osservatorio Civico Permanente sul Mare per far riconquistare alla città una sua fondamentale risorsa

Ieri la commissione Qualità della Vita, presieduta da Francesco Vernetti, ha incontrato le associazioni che si occupano di tutela del mare sull’idea di istituire un Osservatorio Civico Permanente sul Mare. Un osservatorio che parta dal basso per elaborare un progetto di riqualificazione della costa napoletana e del mare che restituisca ai cittadini la sua fondamentale risorsa, dal punto di vista ambientale, paesaggistico, ma anche economico. Ogni quindici giorni, la commissione ospiterà nuovi incontri: al primo punto la redazione di un regolamento condiviso. Alla riunione odierna ha partecipato l’assessora alla Risorsa Mare, Francesca Menna, e il dirigente del servizio comunale Risorsa Mare.
 
Un’iniziativa che parte dal basso, grazie alla partecipazione della cittadinanza, perché Napoli riconquisti il suo rapporto con il mare, così il presidente Francesco Vernetti ha introdotto l’incontro della commissione Qualità della Vita con le molte associazioni che operano nel settore. L’Osservatorio civico potrà progettare e seguire iniziative ispirate all’obiettivo che Napoli possa ricavare ricchezza e benessere dal mare, in collegamento con altre città della costa campana e del Mediterraneo, superando anche l’attuale sistema che vede il Comune escluso dalla gestione delle coste affidata all’autorità Portuale e alla Capitaneria di porto in virtù di un accordo risalente a molti anni fa.
Al Comune, ha precisato l’ingegnere Bianco, del Servizio Risorsa Mare, è affidata la sola pulizia e vigilanza sulle spiagge libere, quelle non concesse a terzi: è comunque un grande patrimonio, che va da San Giovanni a Bagnoli e che il Comune cura occupandosi anche, come avvenuto la scorsa estate in conseguenza del Covid, con l’aiuto dei volontari, della disciplina di accesso alle spiagge.


Lodevole, per l’assessora alla Risorsa Mare Francesca Menna, l’iniziativa di istituire l’Osservatorio, uno strumento che favorisce la partecipazione dei cittadini ai processi decisionali, sull’esempio della Consulta popolare sulla Salute. Siamo comunque in attesa, per programmare le attività, del nuovo DPCM che, come avvenuto lo scorso anno, regolerà l’accesso e la gestione delle spiagge tenendo conto delle variabili nel frattempo intervenute.


Molti i rappresentanti di associazioni, presenti oggi all’incontro, che hanno sottolineato i diversi aspetti da approfondire. Tra questi: Davide De Stefano di Fondalicampania ha sollecitato un’iniziativa perché il Comune ritorni a gestire la linea di costa per un’efficace tutela anche del mare; Mario Affuso del Progetto Madre e Maria Teresa Dandolo di Fiab Cicloverdi hanno sottolineato l’opportunità di un approccio multidisciplinare e sistemico per la trasformazione della situazione esistente; Giovanna Franchetti di Università Verde Torre del Greco ha sottolineato la frequente sordità dei comuni costieri alle tematiche ambientali; Paola Silvi di Legambiente Parco letterario Vesuvio ha richiamato la forte connessione della tutela marina con la problematica dei rifiuti spiaggiati e la centralità del disinquinamento del Porto per incidere positivamente sulla qualità di vita dei cittadini: opportuno che il Comune espliciti i propri progetti per cogliere le prospettive positive che possono aprirsi con gli investimenti del Recovery Fund e essenziale, dal punto di vista ambientale, riprendere il discorso dell’elettrificazione delle banchine del Porto.

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Ilaria D'Alessandro
Laureata in Scienze della Comunicazione, sta facendo del giornalismo la sua professione e svolge attività di consulenza per la comunicazione. Le sue passioni sono i libri, gli spettacoli teatrali, il cinema e la musica.

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