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Il 24 febbraio è il giorno del Regifugium

Il 24 febbraio è il giorno del  regifugium, un antico cerimoniale della religione romana che aveva luogo nei comitia calata,  la più antica delle assemblee romane, di carattere religioso e aveva il suo culmine nella fuga improvvisa dall’assemblea del rex sacrorum.

La cerimonia, di significato oscuro, affonda le sue radici in età monarchica. 

Secondo Ovidio era collegata alla cacciata di Tarquinio il Superbo, anche se la maggior parte delle fonti ci informa che la cerimonia fosse legata alla fine dell’anno o alla sospensione delle attività del rex sacrorum (era un sacerdote al quale erano affidate le funzioni religiose compiute un tempo dai re durante l’età regia di Roma) fino alle Calende di marzo. Dunque, il regifugium era legato alla “sparizione” del Sole durante il solstizio invernale, e il ritorno del rex segnava l’inizio del nuovo anno.

Febbraio era anche il mese dedicato a Nettuno, il Dio della acque, che aveva la sovranità su tutte le divinità marine, comandava le procelle e squassava la terra col tridente.

Il nome Febbraio potrebbe derivare dal latino februare (dalle frequenti febbri) per cui in tal mese gli antichi celebravano le feste espiatorie, purificanti, tenute in onore del dio etrusco Februus (dio della morte e della purificazione) il giorno 14.

Il nome Februus nella mitologia romana fu modificato in Febris dea romana della guarigione dalla malaria.

Gennaio e febbraio sono stati gli ultimi mesi aggiunti al calendario, perché romani consideravano l’inverno un periodo senza mesi. Infatti il calendario Lunare di Romolo aveva solo 10 mesi: Martius (31 giorni), Aprilis (30 giorni), Maius (31 giorni), Iunius (30 giorni), Quintilis (31 giorni), Sextilis (30 giorni), September (30 giorni), October (31 giorni), November (30 giorni), December (30 giorni).

Come si vede, ancora oggi chiamiamo gli ultimi 4 mesi coi nomi romani.

Forse fu Numa Pompilio, nel 700 a.C., a inserire gennaio e febbraio per potere adattare il calendario all’anno solare, così nel calendario l’anno iniziava a marzo per cui febbraio era l’ultimo mese dell’anno.

Siccome il calcolo dei calendari antichi erano imprecisi, a volte i sacerdoti romani inserivano un mese di inframezzo, Mercedonius, dopo febbraio, per riallineare le stagioni.

Noto anche come mese intercalare  aveva la durata di 27 giorni, che seguivano i primi 23 o 24 giorni del mese di febbraio. Mercedonio fu eliminato da Giulio Cesare con l’introduzione del calendario giuliano nel 46 a.C.

Febbraio nel calendario della Rivoluzione Francese si chiamava Piovoso.

Il fiore del mese è la violetta o la primula. La pietra del mese è l’ametista.

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Anna Abbate
Archeologa, consulente informatica e web design freelance. Nata a Napoli, si occupa dal 1971 di Information Tecnology dopo essersi formata alla IBM come Analista Programmatore. Dopo una vita vissuta nel futuro ha conseguito la Laurea Magistrale in Archeologia presso l’Università degli Studi “Suor Orsola Benincasa”. Divide il suo tempo tra la passione per l’informatica e la ricerca storica. Con alcuni amici archeologi ed antropologi ha fondato nel 2011 il “Gruppo Archeologico Kyme”, associazione di promozione sociale, della quale attualmente è presidente, organizzando giornate di valorizzazione e promozione del patrimonio storico-archeologico e delle tradizioni dedicate soprattutto alle scuole. Si occupa, in particolare di Napoli e del territorio flegreo. Ha pubblicato i libri "Da Apicio... a Scapece (Valtrend Editore, 2017), "Biancomangiare... il Medioevo in tavola" (Valtrend Editore, 2018).

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