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Commento sulla settima di Serie A a cura di Gianni Bandiera

Con il pari spettacolo tra Milan e Verona si chiude un altro ciclo intensissimo della nostra serie A.

Tra un tampone e una polemica, il campionato da appuntamento ai tifosi tra due weekend.

Sembra il campionato della collezione dei rimpianti.

Il Milan resiste al comando nonostante la frenata imposta da una delle squadre più in forma e che gioca

uno dei migliori football nostrani. Juric riesce a dare un’anima alla sua squadra nonostante non sia stato

soddisfatto nella campagna acquisti: quest’anno i due gioiellini in vetrina sono Lovato, un difensore che finirà

in qualche grande club, e Zaccagni centrocampista moderno già convocato da Mancini per il doppio impegno della nazionale, rispecchiano lo spirito scaligero.

Dietro frena anche il Sassuolo fermato dall’Udinese e la Juve. I bianconeri torinesi per moltissima parte della partita si trovano davanti di un goal con il sempre decisivo CR7 che coglie anche un palo. Se hai però i contropiede, o le ripartenze, e non chiudi, ti esponi alla zona Lazio che ha in Caicedo il mattatore degli ultimi secondi delle partite.

Dare la colpa solo a Dybala, un giocatore ancora indietro con la preparazione dopo l’infortunio estivo, sembra puerile.

Se Atalanta e Inter impattano a Bergamo ecco che l’ammucchiata diventa selvaggia grazie anche alle

vittorie della Roma, vittoriosa nella Genova rossoblu, e del Napoli, a Bologna con goal del baby Osimhen.

Si potrebbe obiettare che un campionato così era quello che ci voleva. Niente più egemonia bianconera che vinca il migliore. Eppure, i tifosi delle varie squadre in testa che vedono i propri beniamini alle prese con il tira e molla dicono: se non ne approfittiamo adesso, con la Juventus meno competitiva, quando?

Il Parma impatta in casa in una brutta partita contro la Fiorentina.

Scendendo nelle retrovie si fa preoccupante la situazione del Torino che non esce dalle sabbie mobili dopo il pari interno con il Crotone. La squadra calabrese ha raccolto solo due pareggi entrambi arrivati contro le due squadre torinesi e chiude la classifica a due punti.

Ed ecco la classifica per le prime posizioni: Milan 17, Sassuolo 15, Napoli e Roma 14, Juventus e Atalanta 13, Inter 12.

Altro dibattito: la nazionale. Ogni volta che torna l’impegno internazionale si discute sulla convenienza di fare queste partite in un momento in cui la pandemia è in pericoloso aumento ; ovvero, il calcio vive una situazione sui generis e però non può tirare troppo la corda.

Il prossimo turno di campionato vedrà il Parma andare a giocare nel campo della Roma, la Juve se la vedrà contro il Cagliari. Il Napoli chiude domenica sera 22 novembre nel big match contro il Milan.

Alla prossima.

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Redazione
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