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Addio maresciallo Rocca | Gli articoli di Vincenzo Giarritiello

Di Lirina21 - https://www.youtube.com/watch?v=OYct6qlkXFk, Copyrighted, https://it.wikipedia.org/w/index.php?curid=5617923

Giusto il tempo di rattristarci per la scomparsa di Sean Connery, l’inimitabile James Bond del grande schermo, con tutto il rispetto per quanti dopo di lui hanno interpretato il ruolo di 007, ed ecco che la vita ci priva di un altro gigante dello spettacolo.

Nel giorno del suo ottantesimo compleanno ci lascia Gigi Proietti.

Attore di teatro, cinema e televisione nonché fondatore di una scuola di recitazioni da cui sono usciti tanti talenti – Giorgio Tirabassi , Enrico Brignano e Flavio Insinna per citarne alcuni – , così come in Connery identificava James Bond, in Proietti il pubblico riconosceva il Maresciallo Rocca, a cui l’attore prestò il proprio volto, protagonista dell’omonima fortunatissima serie televisiva andata in onda su RAI UNO dalla fine degli anni novanta agli inizi del duemila.

Due personaggi diversi Connery e Proietti: il primo apparteneva al grande mondo del cinema hollywoodiano; il secondo era un monumento vivente dello spettacolo italiano, del teatro in particolare – il suo A ME GLI OCCHI, PLEASE resterà una perla irraggiungibile.

Con quei suoi modi semplici e diretti che lo facevano apparire uno di noi, cui si affiancava l’indiscussa bravura, Proietti aveva fatto subito breccia nel cuore della gente tanto da essere considerato alla stregua di un “amico” di famiglia con cui ci si incontra volentieri per trascorre una serata in allegria – era un maestro nel raccontare barzellette.

Sapere che non ci sarà più, addolora.

A rendere meno amara la sua scomparsa restano le registrazioni dei suoi spettacoli, gli sceneggiati e i film in cui ha recitato – indimenticabile il suo Mandrake in “Febbre da cavallo” un cult della commedia all’italiana – grazie ai quali, ogni volta che lo vorremmo, potremo ritrovarci con lui e la sua sua innata simpatia – il suo volto dall’aria ironica davvero bucava il video, dandoti la sensazione ti fosse accanto.

Buon viaggio, Maresciallo Rocca!

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Vincenzo Giarritiello
Nato a Napoli, ma da oltre vent’anni residente a Pozzuoli, Vincenzo Giarritiello alterna all’attività di scrittore quella di giornalista per passione. Nel 1997 ha pubblicato “L’ultima notte e altri racconti” e nel 1999 “La scelta”. Nel 2017 ha ristampato “La scelta” e nel 2018 ha pubblicato il romanzo breve “Signature rerum” ambientato nei Campi Flegrei. Nel 2019 ha stampato “Le mie ragazze rom scrivono” e “Raggiolo uno scorsio di paradiso in terra”. Nel 2020 ha editato la raccolta di racconti “L’uomo che realizzava i sogni”. Ha pubblicato con le Edizioni Helicon il romanzo “Il ragazzo che danzò con il mare”. Ha collaborato con le riviste online “Giornalewolf.it” e “Comunicare Senza Frontiere”; con quelle cartacee “Memo”, “Il Bollettino Flegreo”, “Napoli Più”, “La Torre”. Fino al 2008 ha coordinato laboratori di scrittura creativa per ragazzi a Pozzuoli e all’Istituto Penitenziario Minorile di Nisida. Attualmente collabora con l’associazione culturale Lux in Fabula con cui ha ideato la manifestazione “Quattro chiacchiere con l’autore”. Nel 2005 ha attivato il blog “La Voce di Kayfa” e nel 2017 “La Voce di Kayfa 2.0”. Dal 2019 è attivo il suo sito www.vincenzogiarritiello.it
http://www.vincenzogiarritiello.it

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