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Da Forcella a Posillipo: gli interventi della Soprintendenza per liberare dall’erba i monumenti

La Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per il Comune di Napoli ha proceduto alla riqualificazione di importanti aree archeologiche nel centro antico di Napoli liberandole dalla vegetazione infestante che da tempo ne rendeva impossibile il pieno godimento. Le operazioni, fondamentali ai fini della tutela e della conservazione dei resti antichi, sono anche propedeutiche all’apertura al pubblico e ad assicurare una migliore fruizione di fondamentali testimonianze della storia della città.

Gli interventi hanno interessato l’area archeologica di Carminiello ai Mannesi ubicata nel cuore di Forcella, dove sono conservati importanti resti di epoca romana riferibili ad un complesso edilizio di età imperiale con annesso impianto termale e santuario dedicato al culto di Mitra, dove, inoltre, saranno completati a breve interventi di restauro e sistemazione funzionali all’apertura al pubblico dell’intero complesso monumentale;

Interventi anche alle mura greche di piazza Bellini e piazza Cavour, imponenti resti delle fortificazioni della città greca di Neapolis, nel primo caso visibili all’interno di un’ampia area sottoposta al piano di calpestio della piazza, nel secondo in una zona ubicata alle spalle dell’istituto scolastico Casanova. Qui, in particolare, le mura ubicate ai piedi dell’acropoli della città, realizzate con grossi blocchi di tufo giallo contrassegnati da marchi di cava, si conservano per un’altezza di circa 9 metri e costituiscono uno dei tratti meglio conservati della fortificazione.

Infine sono stati effettuati interventi sui resti di età medievale e rinascimentale conservati all’interno del laboratorio di archeologia della Soprintendenza in via S. Maria Agnone.

Si sta inoltre procedendo alla manutenzione del verde nell’area del parco archeologico del Pausilypon, un sito di grande pregio naturalistico e ambientale oltre che archeologico. Nell’area demaniale, ampia più di tre ettari metà dei quali aperti al pubblico, sono stati eseguiti interventi di sistemazione del verde con l’obiettivo di assicurare la tutela e la fruizione del patrimonio archeologico e la conservazione di un contesto paesaggistico di straordinario valore.

Il programma rientra in un quadro di azioni tese a restituire alla comunità importanti spazi, spesso poco conosciuti, che custodiscono memorie e testimonianze della storia e della identità della città e di cui pare doveroso assicurare la conservazione e il decoro.

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Diego Palma
Diego Palma, docente e scrittore, è stato direttore di strutture ricettive. Ha insegnato negli istituti alberghieri della provincia di Cagliari e di Napoli.  “Primo Classificato” al terzo premio letterario Giulio Angioni – Guasila 2019, con il racconto “Il viaggio di Adom”. Attivista sindacale, collabora attualmente con la testata giornalistica Istituzioni24 ed è editore del blog "La Voce della Scuola Live". Il suo primo intento, come tutti gli insegnanti, è quello di trasmettere conoscenze e motivare i ragazzi a puntare alla realizzazione dei propri sogni senza arrendersi mai. Opere pubblicate: "La Scuola Secondo Me…" (2018) e "Il mio nome è nessuno" (2019)

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