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Bagnoli, restaurata e riaperta Villa Medusa. Le dichiarazioni del presidente della X Municipalità

Dopo i lavori di restauro realizzati dal Comune di Napoli, è stata riaperta nella giornata di lunedì 1° luglio Villa Medusa, alla presenza del Sindaco Luigi de Magistris, del Presidente della Municipalità X Diego Civitillo e degli Assessori Alessandra Clemente e Carmine Piscopo. La villa rientra tra i beni riconosciuti dall’Amministrazione, e percepiti dalla cittadinanza, quale Bene Comune.

Nel rispetto e in attuazione di tale riconoscimento, l’Amministrazione ha approvato, con Delibera di Giunta, la Dichiarazione d’uso civico di Villa Medusa, tesa a regolamentare la forma d’uso collettiva del bene, garantendone la fruibilità, l’inclusività, l’accessibilità, le modalità di svolgimento delle attività e le forme di autogoverno della comunità di abitanti.

“La Dichiarazione d’uso civico, valutata e approvata anche dall’ Osservatorio per i Beni Comuni – dichiarano gli Assessori Clemente e Piscopo – è il frutto di un lungo processo di confronto e di partecipazione con la Comunità di abitanti e con la Municipalità X.

Il riconosciuto valore sociale delle attività di aggregazione intergenerazionale e socio-inclusive che la Comunità svolge al suo interno, ha portato l’Amministrazione e il Consiglio Comunale ad escludere l’immobile nel 2013 dal piano di dismissione, a recuperare le risorse già assegnate per restaurarlo e per restituirlo alla pubblica fruizione collettiva. Si tratta – continuano i due Assessori – di un ulteriore importante atto per l’affermazione di percorsi di valorizzazione sociale dei beni di proprietà pubblica.”

La dichiarazione di Diego Civitillo, presidente della X Municipalità: “Oggi siamo stati ospiti di Villa Medusa. Se solo penso a quando rientrammo, come cittadini, attivisti, precari e disoccupati in questo luogo, abbandonato ed in totale stato di degrado osteggiati dalla istituzioni locali miopi agli interessi della comunità. Se penso al percorso collettivo fuori e dentro le istituzioni per realizzare questo risultato a favore della collettività sento di aver contribuito a realizzare un piccolo pezzo del puzzle di questa città. Un puzzle collettivo, difficile da mettere insieme, che sul territorio però prende forma. Villa Medusa è il primo passo, con la delibera che ne sancisce ulteriormente lo status di bene comune dove i cittadini diventano protagonisti scrivendo di loro pugno le regole e i modelli di gestione, ma non solo. L’area ex Nato, fino a pochi anni fa completamente chiusa ed oggi aperta ad uso civico, con attività sociali e culturali al servizio del quartiere e con un Piano Urbanistico in approvazione. Penso a Bagnoli e all’area ex industriale, dove nonostante diversità politiche abbiamo dato un contributo deciso per realizzare un Praru che parlasse di parco verde, di spiaggia pubblica, di beni ed aree al servizio della collettività per svilupparne le peculiarità e creare possibilità di lavoro.  Oggi abbiamo una visione complessiva e collettiva, nata da anni di assemblea pubbliche e di confronto, una visione di riappropriazione popolare e di beni comuni. Una visione che a qualcuno non piace, ancorato a vecchie logiche clientelari”.

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Redazione
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