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Filmesque: il cortometraggio dedicato a Totò e Fellini raggiunge la vetta in numerosi Festival del cinema

Premi Nazionali e Internazionali per un’opera dal tenore autentico

Il lavoro cinematografico realizzato a quattro mani dai registi Vincenzo De Sio e Walton Zed(entrambi di origini campane), presentato per la prima volta a Cannes, passando per la Città Incantata Film Festival di Nocera Inferiore, raggiunge le vette di Festival Nazionali ed Internazionali qualificandosi come un’opera compiuta e all’avanguardia.

Vincitore nelle categorie “Miglior Corto Animato” e “Miglior Micro Film” al Festival  Indipendent Shorts-North Hollywood si guadagna un posto alla super finale del 2019 che si terrà a Los Angeles nel mese di Febbraio; vincitore all’Oniros Film Awards-premio Internazionale nella categoria “Honorable Mention” come “Best Inspirational Film”. Selezionato come opera rappresentante l’italia e ufficialmente inserito nella rassegna di cortometraggi internazionali tenutasi a Gozo; selezionato ufficialmente al Rome Indipendent Film  Awards, selezionato ufficialmente nelle categorie “Best Animation Short” e “Best Foreign Short”ed infine in gara(in attesa dell’esito) all’Ex/Art Film Festival-Pavia- Finalista nella sezione “Luciano Emmer”, Finalista all’Isola del Corto di Roma, Finalista al Vitruvian Award al Da Vinci International Film Festival- California.

Un lavoro che supera i confini nazionali è di certo un’opera eloquente, ma che lascia senza fiato al tempo stesso. Si tratta di un incontro mai realizzato tra Totò e Fellini in un’atmosfera futuristica proprio ad indicare-dalle parole del regista Vincenzo De Sio- “l’appartenenza dei due grandi del panorama cinematografico italiano ad un mondo del futuro, due avanguardisti esilaranti, ma attoniti e addolorati nell’essere così incompresi”. Un messaggio netto ed immediato quello inviato dagli autori dove a rendersi    protagoniste sono le immagini che “recuperano l’arte come delle tavole dipinte che si animano ed insieme, frame by frame, raccontano una storia- come afferma il regista e pittore Walton Zed- una storia silenziosa e trionfante in se stessa”.

La chiave dell’innovazione e dell’efficacia del cortometraggio Filmesque è rappresentata dalla decisione di trasporre il soggetto in un lavoro di animazione che sfugge all’imitazione dei due colossi, lasciando spazio solo al ricordo e alla grandezza, ma soprattutto all’autenticità di quell’attimo. Larga parte del successo è data proprio alla mancanza di imitazione e al ricorso al silenzio: sono le emozioni che parlano.

L’opera è inoltre permeata da un senso di malinconia caratteristica tanto di Totò quanto di Fellini ed è resa sublime dalla cooperazione che mettono i due nel “rianimare” la macchina da presa, sintomo di una stagione cinematografica che non avrà più seguito e che riecheggia a gran voce nelle immagini di Filmesque.

    

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Martina Bruna Chiaiese
Nata a Napoli nel 1994. Fin da bambina è sensibile al mondo della cultura e della scrittura. Ha frequentato il Liceo Classico Antonio Genovesi grazie al quale matura un grande interesse per la lingua e la letteratura italiana e inglese. Si iscrive all’Università degli Studi di Napoli L’Orientale e nel 2017 consegue la laurea in Lingue, Lettere e Culture Comparate nelle lingue inglese e cinese. Attualmente frequenta il corso di Laurea Magistrale in Lingue e Civiltà Orientali approfondendo lo studio della lingua, la storia, l’archeologia e la letteratura cinese. In ambito giornalistico si occupa della coordinazione del quotidiano on-line L’Osservatorio Flegreo ed è direttore della testata QuiCampiFlegrei. La sua passione è lo sport.

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