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Parco Archeologico: ecco la sfida di Giulierini

I Campi Flegrei ripartono dal Parco Archeologico. Riconoscibilità, continuità, accessibilità, connessione, pluridisciplinarità. Sono queste le parole che ha utilizzato Paolo Giulierini, neo direttore del Parco che succede ad Adele Campanelli, ora in pensione.

L’occasione per incontrare la cittadinanza è stata la conferenza stampa di mercoledì 28 febbraio al Rione Terra di Pozzuoli. A tenere a battesimo il direttore – il quale ha anche l’incarico di dirigere il Museo Archeologico Nazionale di Napoli – sono state le amministrazioni di Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida e Giugliano.

Giulierini parla del futuro alla platea di giornalisti e operatori culturali: “nei prossimi mesi sarà diffuso un piano strategico che sarà chiaro per tutti. Si partirà dal sito e da un logo che ci darà un’immagine coordinata delle nostre attività. Si lavorerà anche sulla bigliettazione”. Il direttore ipotizza anche un biglietto cumulativo Mann e Museo Archeologico di Baia.

“Bisogna lavorare sulla riconoscibilità del Parco – spiega Giulierini -, con la continuità con chi ha già lavorato per questo territorio. Bisogna superare l’idea che alcuni monumenti non possano essere fruiti e quindi puntare sulla accessibilità, connettersi con associazioni e enti locali. Infine è necessario essere pluridisciplinari: fare in modo che l’archeologia non è il nostro unico riferimento ma sia occasione di coinvolgimento di altre professionalità. Siamo nei Campi Flegrei e non possiamo escludere la vulcanologia, la geologia e, giusto per fare qualche altro esempio, l’architettura”.

“Siamo già al lavoro – dice infine l’archeologo voluto dal ministro Franceschini – ed entro il 31 marzo sarà delineata una nuova offerta, tenendo conto di non lasciare indietro alcun monumento. Ma per decollare c’è bisogno dell’impegno di tutti: enti locali, associazioni, territorio. Invito tutti a proporre suggerimenti per una crescita sana e proficua. Sono convinto che non esista un primato dell’archeologia, ma un tavolo di confronto con le diverse competenze ricchezza autentica di questa terra. Questa è un’occasione da non poter perdere, soprattutto per i giovani, per loro in special modo è importante impegnarsi, per creare le condizioni necessarie di messa a reddito di un patrimonio così prezioso. La vera sfida è questa”.

Tra le novità: riapertura dei siti nell’immediato, tra cui la città bassa di Cuma. Annunciati tra gli appuntamenti, oltre al ritorno della statua di Zeus a Baia, anche la mostra di Talas del 2019, che si occuperà di archeologia Marina nel Tirreno.

Presenti i quattro Comuni in cui ricade il Parco: Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida e Giugliano.

 Le dichiarazioni dei sindaci

“La sfida è ambiziosa e sono contento che si continui sulle linee già tracciate – ha dichiarato il sindaco puteolano, Vincenzo Figliolia – C’è da lavorare e dobbiamo fare in fretta, tutti dalla stessa parte. Accolgo con piacere la nomina del direttore Giulierini. Ora è tempo di portare avanti il progetto Parco e dare risposte ad un territorio che aspetta”.

“Una figura prestigiosa come quella del nuovo direttore non può che far piacere – ha spiegato Peppe Pugliese, sindaco di Monte di Procida – siamo sicuri che da una collaborazione costante potranno soltanto nascere buoni frutti per la nostra terra”.

“Ci siamo, pronti a fare la nostra parte – ha dichiarato l’assessore Carla Rimoli, del comune giuglianese – Liternum ha bisogno di interventi e siamo sicuri di poter continuare con il nuovo direttore il percorso che avevamo già cominciato con la dottoressa Campanelli”.

“Fare rete per la Città Flegrea – ha concluso il sindaco di Bacoli, Gianni Picone – è un’opportunità che non dobbiamo perdere. Siamo sicuri che la sinergia tra noi tutti sarà il volano per tutta l’area”.

Il Parco Archeologico dei Campi Flegrei è uno degli Istituti dotati di autonomia speciale di recente istituzione, sorto nell’ambito della riforma Franceschini con la quale, ai sensi del DM del 23 Gennaio 2016, sono stati individuati istituti e musei di rilevante interesse nazionale.

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Redazione
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